Torino

“Zerbino”, il nuovo albero di Natale di Torino non piace

L’albero di Natale di Torino non piace ai cittadini: rinominato come “Zerbino” diventa un caso social e arriva fino in Sala Rossa

Anche per questo 2021, in occasione della Festa dell’Immacolata, la città di Torino ha presentato il suo albero di Natale in piazza Vittorio, che i cittadini hanno già ironicamente ribattezzato come “Zerbino“. L’albero – alto 22 metri e largo 8 – è composto da un cono di erba sintetica ignifuga ed è ricoperto da 35 mila luci a led installate per creare una serie di giochi di luce.

L’aspetto dell’albero ha scatenato l’ironia sui social. Alcuni hanno ricordato il famoso “Spelacchio” di Roma, altri lo hanno paragonato ad un cono gelato, ma la maggior parte non ha dubbi: sembra proprio uno zerbino. Il consigliere della Lega Fabrizio Ricca ha commentato l’installazione chiedendosi “come sia nata questa imbarazzante scelta decorativa. Un albero di Natale così brutto non si era mai visto. Non che quello dell’anno scorso fosse migliore, ma qui stiamo raggiungendo vette notevoli di grottesco.

Zerbino è costato oltre 90.000 euro

Ma quanto è costata la realizzazione di “Zerbino”? Ebbene, per ottenere l’albero di NataIe di Piazza Vittorio quest’anno i contribuenti torinesi hanno sborsato 75.000 euro più Iva, per un totale di 91.500 euro. Anche l’ex consigliere del Movimento 5 Stelle Federico Mensio ha criticato l’installazione natalizia: “E quello di Piazza Vittorio dovrebbe essere un ‘simil’ albero di Natale? Cioè han preso la vecchia struttura (che non andava bene eh…) e ricoperta di erba sintetica? Il mio falegname con 30mila lire lo faceva meglio”, ha scritto su Facebook.

Ad ogni modo, l’ex assessore Antonino Iaria ha riconosciuto che la scelta era già avvenuta prima del cambio di Giunta: “La scelta di questo albero di Natale è partita con la nostra giunta. Lo so che sarebbe più facile fare polemiche inutili, ma la realtà è che alla manifestazione di interesse ci sono state poche proposte , e questa è stata la migliore”. In seguito, ha proseguito il discorso con un post successivo affermando che “per fare l’albero ci vuole un bando a procedura negoziata. Chi partecipa redige una proposta, quindi si nomina una commissione tecnica, non politica, che decide il vincitore. Aggiudicazione avvenuta il 28 ottobre con in carica già il nuovo sindaco, che avrebbe potuto confermare o ribaltare il risultato, ossia indire una nuova procedura”

Daniela Timotei

Specializzata in SEO copywriting, dopo gli studi comincia a scrivere per agenzie nazionali ed internazionali. È appassionata di benessere, bellezza, psicologia e cura di sé, ma anche mobilità, nuove tecnologie e sport. Dà il suo contributo in redazione dal 2020.

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