Trapianti in Piemonte: eccellenze nel settore della donazione di organi
Crescita esponenziale dei trapianti in Piemonte: oltre 400 nei primi nove mesi del 2023
Il cuore del Piemonte non ha mai smesso di battere forte, impegnato in una corsa costante verso il salvataggio di vite umane attraverso i trapianti di organi. Tra Piemonte e Val d’Aosta, infatti, si sono registrati 227 trapianti di rene, 145 di fegato, 23 di cuore, 22 di polmone e 5 di pancreas nei primi nove mesi del 2023. Questo successo è il frutto di un percorso iniziato nel 1981, anno in cui il Piemonte si è affermato come primo Centro Trapianti in Italia a offrire diagnosi e consulenza genetica.
Il Direttore del Centro Regionale Trapianti (CRT) e del Dipartimento Trapianti dell’AOU Città della Salute e della Scienza di Torino, Antonio Amoroso, ha recentemente ribadito il ruolo di riferimento del Piemonte, in particolare per i trapianti di fegato e reni, evidenziando il raggiungimento di oltre 6.000 trapianti di rene e il prossimo traguardo di 4.000 trapianti di fegato.
Andrea Cerutti, Consigliere Regionale del Gruppo Lega Salvini Piemonte, si è detto entusiasta dei risultati: “Ancora una volta, il Piemonte dimostra di essere una regione generosa. Sono lieto di apprendere questi risultati significativi, che riflettono una sanità piemontese attenta e reattiva alle esigenze della popolazione. Questo è il Piemonte che amiamo e vogliamo: una regione che si distingue, che eleva il nostro prestigio e dimostra l’efficacia e l’affidabilità della sua sanità”.
La lotta contro le infezioni opportunistiche e il supporto psicologico dei pazienti
Tra le sfide affrontate dai pazienti trapiantati vi è la gestione delle infezioni, specialmente quella da Citomegalovirus (CMV). Francesco De Rosa, esperto in infettivologia, sottolinea come la prevenzione e una squadra medica competente siano essenziali per trattare le complicanze legate a queste infezioni, spesso fatali per i pazienti immunodepressi.
Allo stesso tempo, l’importanza del sostegno psicologico a pazienti e familiari è stata enfatizzata da Marco Borgogno, Presidente dell’Associazione Italiana Trapiantati di Fegato. Il percorso trapiantologico necessita di un approccio olistico che tenga conto delle esigenze emotive di tutti gli individui coinvolti.