Harpreet, un cittadino pakistano, ha condiviso con i Carabinieri di Ivrea una rivelazione cruciale: la sua scoperta dell’organizzazione di traffico di migranti è avvenuta attraverso una pubblicità su TikTok, che promuoveva il trasporto di persone dall’Italia alla Francia. Questo dettaglio mette in luce un nuovo metodo di operare dei trafficanti: i social media come strumento di reclutamento.
Gutam e Des, entrambi vittime di questo traffico, hanno narrato a La Repubblica la loro esperienza ai carabinieri di Agliè. Sono arrivati in Italia attraverso il Friuli, e su suggerimento di un amico si sono diretti a Torino, sperando in un rifugio sicuro. Invece, al binario 18-19 della stazione di Porta Nuova, sono stati accolti e condotti in un appartamento torinese.
Qui, sono stati privati dei loro telefoni e rinchiusi in una stanza. Il giorno successivo, furono trasportati in un altro appartamento a Torre Canavese, di proprietà di una donna romena ma in uso a uno degli indagati. Lì, sono stati legati e picchiati, e ai due è stato richiesto un riscatto di 5.550 euro, anche se alla fine hanno accettato una somma inferiore.
Il modus operandi dell’organizzazione prevedeva un costo base di 500 euro per trasportare i migranti in auto verso Francia o Spagna. I pagamenti erano effettuati dai familiari in Pakistan su un conto locale prima del viaggio. Questi viaggi notturni, con fino a 11 persone stipate in una Peugeot con targa francese, preferivano la strada del Colle della Maddalena, dove i controlli sono meno frequenti e il passaggio del confine più agevole.
Gli sforzi investigativi, coordinati da Manuel Grasso, hanno registrato un intenso movimento di migranti vicino all’appartamento in via San Grato, e si sono avvalsi delle testimonianze delle vittime. Utilizzando il GPS, hanno tracciato il percorso della Peugeot, documentando almeno due viaggi, uno dei quali ha trasportato nove migranti in Francia.
La dinamica delle indagini è stata innescata dalla crescente presenza di persone senza documenti intercettate nel comune torinese. Gli abitanti locali avevano segnalato attività sospette proprio in quella via. Da lì, sono iniziati appostamenti, riprese fotografiche e videosorveglianza. La svolta è avvenuta tra il 6 e il 7 ottobre 2023, con un blitz che ha portato al rinvenimento di 25 migranti ammassati in una stanza, tutti rispettando una regola chiave: evitare di attirare l’attenzione della Polizia.
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