La Torteria di Chivasso non riapre: respinto il ricorso ai giudici
La Torteria di Chivasso non riapre: anche la Procura di Ivrea conferma la chiusura
La Torteria di Chivasso, sotto sequestro dallo scorso 6 maggio, non riapre. La Procura di Ivrea ha respinto la nuova richiesta di dissequestro avanzata dagli avvocati della proprietaria del locale, Rosanna Spatari. La chiusura dell’esercizio commerciale era stata confermata anche dal tribunale del Riesame di Torino circa due settimane fa.
Secondo i giudici, i DPCM del Governo risultavano legittimi, così come i “motivi di salute” stabiliti dal Tribunale. Respinte quindi le rimostranze degli avvocati della titolare, argomentate con la violazione delle norme Costituzionali sul diritto al lavoro.
Una battaglia che dura da oltre 47 giorni
La la Torteria di Chivasso presenta le saracinesche abbassate da più di 47 giorni a causa delle ripetute violazioni dei divieti in zona arancione e gialla. La titolare ha ricevuto numerose multe e denunce dalle forze dell’ordine, diventando un simbolo social delle proteste contro le chiusure.
Gli aperitivi “vietati” della Torteria di Chivasso hanno collezionato oltre 300 verbali redatti da carabinieri, polizia locale e guardia di finanza. Le autorità sono riuscite ad identificare i partecipanti allo “Spritz disobbediente” tramite video postati sui social. Le multe ammontano ad un totale di oltre 120.000 euro.
Moltissime persone hanno espresso solidarietà alla Torteria di Chivasso. Per molti giorni hanno avanzato proteste di fronte al locale per ribellarsi alle disposizioni anti Covid. Adesso la decisione spetterà al Tribunale e alla giudice Ombretta Vanini, la stessa che ha firmato l’ordinanza di chiusura dell’esercizio commerciale lo scorso 6 maggio.