Leo Modaffari, un amministratore di 70 anni che gestisce molti condomini in diverse zone di Torino, sembrava calmo e distante durante l’assemblea di mercoledì pomeriggio, 9 agosto 2023: nessuno avrebbe pensato ad un tentato omicidio. Questa era la quinta assemblea a cui partecipava in soli tre giorni, e i condomini di via Ivrea 39 avevano appena chiesto spiegazioni riguardo a strane discrepanze nei conti bancari. Inaspettatamente, Modaffari ha afferrato la sua borraccia termica e ha rovesciato il suo contenuto sull’avvocato Eugenio Musolino, incaricato di indagare sulla gestione del complesso residenziale all’angolo con via Cavagnolo, in zona Pietra Alta.
L’avvocato Musolino ha raccontato l’accaduto alla redazione del Corriere della Sera. “Inizialmente ho pensato fosse acqua, ma quando ho notato che aveva in mano un accendino da cucina, ho capito che si trattava di un liquido infiammabile. Sono rimasto sorpreso, e poi qualcuno ha gridato ‘scappa, sei bagnato’, quindi mi sono alzato e l’ho allontanato. Per fortuna l’accendino non ha funzionato correttamente, ha emesso solo una scintilla. Se fosse stato benzina, la situazione sarebbe stata molto più grave”.
Secondo quanto ricostruito dai Carabinieri, sembra che Modaffari abbia cercato due volte di appiccare il fuoco all’accelerante per barbecue che probabilmente aveva comprato nel pomeriggio. È stato fermato da due condomini che sono intervenuti e lo hanno disarmato. Uno dei condomini, Daniele Prata, ha dichiarato: “Mi sono gettato addosso a lui e con l’aiuto di mio fratello gli ho strappato l’accendino di mano”. Questo è accaduto durante un’assemblea che si è tenuta nella caffetteria Toffy, utilizzata come sede per le riunioni condominiali.
Quando la pattuglia della stazione di Falchera è arrivata sul posto, la situazione si era già calmata. Modaffari è stato poi arrestato con l’accusa di tentato omicidio. L’episodio è avvenuto a seguito di tensioni accumulate nel tempo. Musolino ha affermato: “Conosco Modaffari da anni, è stato anche mio cliente in passato, ma non avrei mai immaginato qualcosa del genere. Abbiamo notato stranezze ultimamente, con soldi che transitavano tra vari conti correnti condominiali, compresi quelli personali o di società ormai cessate dal 2015. Gli abbiamo chiesto spiegazioni, ma non ne abbiamo mai ricevute. Ha raccontato storie di rapine e incendi nel suo studio, oltre a gravi problemi di salute”.
Il comprensorio di via Ivrea ha registrato movimenti finanziari anomali per un totale di 360.000 euro. L’avvocato Musolino ha continuato: “Nel periodo da giugno fino ad oggi, nove condomini che rappresento hanno deciso di revocargli l’incarico. In un caso abbiamo persino presentato un esposto alla Procura. Modaffari è un amministratore tradizionale e abitudinario, non ha mai preso una vacanza. Vogliamo solo capire cosa sia successo. L’esame degli estratti conto evidenzia chiaramente stranezze, ma lui non le ha mai giustificate”.
Anche in altre zone di Torino si sono verificate situazioni simili. Quaranta condomini rappresentati dall’avvocato Emanuela Peracchio hanno richiesto la revoca del mandato di amministratore. “Abbiamo trovato movimenti ingiustificati per 500.000 euro e mancati pagamenti ai fornitori. Se questa situazione fosse confermata, molte famiglie dovrebbero affrontare spese significative, anche fino a 10.000 euro. Sarebbe un disastro, ma spero che venga fatta chiarezza”. L’udienza è prevista per il 13 settembre.
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