Torino, nuova pedonalizzazione: una soluzione o un nuovo problema?
Il progetto di pedonalizzazione di Torino finanziato dal PNRR: davvero efficace?
Nonostante l’ambizioso progetto di pedonalizzazione promosso dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) a Torino, emergono notevoli perplessità. Il progetto prevede l’investimento di 12,2 milioni di euro per trasformare via Roma, estendendosi da piazza Carlo Felice a piazza Castello, ma solleva interrogativi sulla reale efficacia di questa scelta. Sebbene l’iniziativa completi un piano più ampio che ha già portato alla chiusura al traffico di varie strade e piazze, rimangono dubbi sulla sua necessità e sull’impatto che avrà sui residenti e sulle attività commerciali locali.
Le autorità comunali enfatizzano l’obiettivo di creare un circuito pedonale che migliora la vivibilità, ma non si può ignorare la possibile congestione del traffico in aree limitrofe e le difficoltà che potrebbero incontrare le attività commerciali. La promessa di una pavimentazione uniforme e l’eliminazione delle barriere architettoniche, sebbene lodevoli, potrebbero non essere sufficienti a giustificare l’enorme spesa e il disagio causato.
Le periferie
La decisione di estendere le pedonalizzazioni anche alle periferie di Torino, con progetti come la chiusura al traffico di un tratto di via Coazze, potrebbe creare più problemi che benefici. Se da un lato si valorizzano le zone periferiche, dall’altro si rischia di aumentare le difficoltà di accesso e di spostamento per i residenti. Il progetto di via Baltea nel quartiere Barriera di Milano, per esempio, potrebbe portare a una segregazione ulteriore del quartiere anziché a un suo reale miglioramento.
Il piano del Comune di Torino di introdurre limiti di velocità a 30 km/h e creare 31 “Zone scolastiche” in città potrebbe sembrare una buona idea sulla carta, ma la sua reale efficacia resta da dimostrare. Questi interventi potrebbero non essere adeguati a risolvere i problemi di sicurezza stradale e di accessibilità, soprattutto considerando le esigenze di studenti, genitori e pendolari.