Quattro persone arrestate dalla Polizia di Stato di Torino accusate di aver formato un’associazione criminale con l’obiettivo di far ottenere illegalmente la patente di guida di categoria “B” tramite gli esami truccati.
La Procura ha aperto le indagini nel gennaio 2022. Allora gli agenti scoprirono un cittadino egiziano che, non conoscendo l’italiano e le norme del Codice della Strada, svolgeva l’esame di guida utilizzando un suggeritore esterno.
Dopo l’esame, gli investigatori della Stradale hanno scoperto una microtelecamera nascosta tra gli indumenti del candidato egiziano. La telecamera era posizionata strategicamente sulla maglietta, con un foro appositamente creato, per riprendere lo schermo con i quiz. Da qui, terze persone all’esterno della Motorizzazione, fornivano risposte esatte tramite auricolari collegati telefonicamente ai candidati.
Questo intervento ha dato il via a un’approfondita indagine, con l’analisi dei telefoni cellulari degli indagati e intercettazioni telefoniche. Ciò ha permesso di individuare un’organizzazione criminale composta da cittadini egiziani. Questi organizzatori, in cambio di ingenti somme di denaro, dai 3.000 ai 4.000 euro per esame teorico, garantivano il conseguimento della patente di guida ai loro connazionali.
L’attività investigativa accurata ha portato all’individuazione di 35 casi sospetti di esame. Questo ha coinvolto non solo la Motorizzazione di Torino (23 casi), ma anche quelle di Savona (5), Biella (4), Novara (1), Vercelli (1) e Ravenna (1).
Lo scorso martedì 11 luglio 2023, gli agenti della Squadra di Polizia Giudiziaria della Polizia Stradale di Torino hanno eseguito l’arresto di 4 cittadini egiziani. Considerati gli organizzatori del sistema fraudolento, sono stati tutti posti in custodia cautelare in carcere, su ordine del G.I.P. del Tribunale di Torino. Le operazioni di arresto si sono svolte a Torino e a Borgo San Dalmazzo (CN).
Parallelamente, la Polizia ha effettuato diverse perquisizioni in loco. Gli agenti hanno trovato e sequestrato numerose attrezzature. Nel dettaglio, auricolari Bluetooth, microcamere, smartphone, modem Wi-Fi portatili e abiti appositamente confezionati per nascondere il tutto ed eludere la sorveglianza durante gli esami presso la Motorizzazione Civile di Torino.
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