Torino

Torino testa il drone postino: potrà trasportare pacchi fino a 100 Kg

La città di Torino ha recentemente avviato i test del drone postino, con un volo di 7 Km e capacità di carico fino a 100 kg

Nelle giornate di lunedì 13 e mercoledì 15 dicembre le aziende Poste Italiane, Leonardo e FlyingBasket hanno terminato le fasi di test denominate “Sumeri Moderni“. Questo bizzarro soprannome si ispira all’antica civiltà della Mesopotamia. Questa, difatti, fu la prima a dare vita alla logistica tramite l’utilizzo della vela e della ruota. Nel dettaglio le aziende hanno appena testato tra i cieli di Torino l’utilizzo di un vero e proprio “drone postino”. Il dispositivo ha una capacità di carico fino a 100 Kg. Il drone, realizzato dall’azienda italiana FlyingBasket, è un cargo FB3 Vtol (Vertical Take-Off and Landing) a propulsione elettrica.

“Leonardo ha appena svolto a Torino il primo ciclo di prove della fase “Sumeri Moderni”, caratterizzata da un ambiente pienamente rappresentativo del requisito logistico di “middle mile delivery”, sorvolando aree urbane con diversi livelli di densità antropica”, si legge nell’annuncio ufficiale dell’azienda. 

Immagine da: Pixabay

Un volo partito da via Reiss Romoli fino all’impianto di Basse di Stura

L’itinerario del drone postino ha raggiunto una distanza di circa 7 Km tra i cieli di Torino. Il dispositivo è decollato dal da via Reiss Romoli – centro di smistamento di Poste Italiane – per poi raggiungere l’impianto di Basse di Stura di Iren. “Stiamo investendo molto sulle tecnologie dedicate ai droni. L’obiettivo ultimo è far volare i droni senza l’intervento umano, ma con l’intelligenza artificiale. Il drone deve quindi essere in grado di vedere gli ostacoli, di evitarli e saper gestire l’esecuzione della missione assegnata in totale autonomia. Significa che deve interpretare l’ambiente in base ad algoritmi programmati, superando qualsiasi possibile contrattempo”, ha spiegato alla redazione del Corriere Laurent Sissmann, senior vice president Unmanned Systems di Leonardo.

“Una grande giostra automatica che porterà Torino ad essere una delle prime città in Europa a garantire la nuova mobilità. E il trasporto delle persone rimane la nostra stella polare. Inoltre possono collegare zone isolate o senza infrastrutture dedicate all’atterraggio e questo grazie a un sistema per il rilascio del carico mediante cavo. E nel frattempo si riducono traffico e inquinamento, andando incontro alla nuova esplosione dell’e-commerce”, ha concluso Sissmann.

Daniela Timotei

Specializzata in SEO copywriting, dopo gli studi comincia a scrivere per agenzie nazionali ed internazionali. È appassionata di benessere, bellezza, psicologia e cura di sé, ma anche mobilità, nuove tecnologie e sport. Dà il suo contributo in redazione dal 2020.

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