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Torino, corso Maroncelli: il quartiere Lingotto sotto la morsa degli spacciatori

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Torino, corso Maroncelli nel quartiere Lingotto: l’attività degli spacciatori ha trasformato la vita dei residenti in un incubo quotidiano

La vita quotidiana nel quartiere Lingotto di Torino una volta tranquilla e serena, si trasforma ora in un teatro inquietante dominato dalla presenza di spacciatori di droga, specialmente lungo corso Maroncelli.

Secondo quanto riportato su La Stampa, i residenti del quartiere sono a dir poco esasperati: “Siamo in ostaggio”, confida un impiegato trentasettenne, raccontando come il riposo notturno sia spesso interrotto dalle urla e dai litigi dei pusher, provocando il pianto dei suoi bambini. Nonostante le numerose chiamate alle forze dell’ordine, gli spacciatori sembrano dileguarsi con facilità per poi riorganizzarsi non appena le pattuglie si allontanano.

Un quartiere sotto assedio

Il problema non si esaurisce con la fuga momentanea degli spacciatori. Molti esercizi commerciali, aperti 24 ore su 24, diventano involontariamente punti di ritrovo per questi individui, prolungando l’incubo dei residenti fino all’alba. La situazione è critica anche in altre zone come piazza Bengasi, l’ultimo tratto di via Nizza, via Canelli e via Ventimiglia.

Un anziano del quartiere mostra, dal suo smartphone, la registrazione di un’aggressione avvenuta sotto il suo balcone, un episodio inquietante che ha visto un individuo tentare di strangolare una persona a terra. Altri video documentano le transazioni di droga effettuate direttamente dalle auto dei clienti. “Finché esiste la domanda di sostanze come crack, cocaina ed ecstasy, non ne usciremo”, commenta rassegnato.

I residenti, intimoriti, preferiscono mantenere l’anonimato. Tra di loro c’è chi ha assistito a risse violente, con bottiglie di vetro e sassi lanciati in aria. I più anziani ricordano con nostalgia i tempi migliori, mentre ora temono persino per attività quotidiane come l’acquisto del pane. Vi sono addirittura segnalazioni di un mercatino abusivo di formaggio rubato, gestito dai tossicodipendenti.

Esasperati, alcuni abitanti hanno inviato diverse comunicazioni al sindaco Stefano Lo Russo e all’assessore per la sicurezza Gianna Pentenero, chiedendo interventi decisi. La richiesta è chiara: limitare gli orari di apertura dei locali notturni o vietare la vendita di alcolici dopo un certo orario, al fine di garantire la quiete pubblica e la sicurezza del quartiere.

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Fonti
La Stampa

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