Torino: controlli in uno stabile nel quartiere Barriera di Milano

Torino, controlli in uno stabile nel quartiere Barriera di Milano: otto denunce

Torino: servizio straordinario di controlli del territorio in merito a uno stabile del quartiere Barriera di Milano. L’obiettivo dell’operazione era garantire la sicurezza di un edificio in condizioni di degrado. Lo stabile era presumibilmente utilizzato come punto di ritrovo da alcuni spacciatori della zona. Per questo la Polizia è intervenuta per verificare la situazione giuridico-amministrativa degli occupanti.

Per ciò che riguarda i residenti, le autorità hanno avanzato 15 proposte di cancellazione anagrafica su 37 posizioni attive nel condominio, poiché mai risultate presenti nei registri. In totale, hanno controllato 23 persone, denunciandone 8 per furto di corrente elettrica a seguito del ritrovamento di altrettanti allacci abusivi.

L’intervento delle Autorità

In collaborazione con Italgas, le Forze dell’Ordine hanno provveduto alla rimozione di 8 bombole di GPL abbandonate sui ballatoi o custodite in luoghi non idonei. Rimosso anche un contatore del gas e sigillati 5 impianti non conformi alle normative di sicurezza. Effettuate inoltre tre chiusure di attacchi irregolari del gas e si è scoperto che su 21 forniture presenti, solo 8 fossero attive e regolari.

Il Comune di Torino e l’ASL hanno verificato la corrispondenza delle planimetrie con la situazione attuale degli alloggi, insieme alle condizioni igienico-sanitarie delle singole unità immobiliari e parti comuni. Riscontrate 9 difformità edilizie all’interno degli alloggi. Constatata la creazione di due nuove unità immobiliari non registrate al catasto situate al piano terra. Una di queste era utilizzata come unità abitativa (nonostante dovesse essere un locale commerciale) e l’altra nel cortile interno. Riscontrata la presenza di un appartamento nel terrazzino comune al primo piano.

È stata anche verificata la situazione di un locale commerciale nelle vicinanze dell’edificio, dove i NAS hanno intimato alla proprietà di ripristinare le condizioni igienico-sanitarie e strutturali. La Guardia di Finanza ha invece sanzionato il datore di lavoro di un dipendente non regolare.