Di recente si è aperto un bizzarro processo per violazione di domicilio. I fatti ricorrono al 6 settembre 2019, quando una giovane donna di 30 anni residente a Torino si trovava in vacanza per pochi giorni e aveva pensato bene di installare una telecamera in casa per controllare il suo gatto.
Il dispositivo aveva la funzione da remoto così la giovane ha potuto consultare le immagini tramite il suo smartphone a chilometri di distanza. Mentre consultava le immagini della sua camera, ha visto due uomini intenti a consumare un rapporto intimo sul suo stesso letto. Ad un esame più attento ha capito che uno di loro era il suo vicino di casa.
Dopo alcuni attimi di sorpresa, la giovane ha avuto la prontezza di riflessi che le ha permesso di avviare una registrazione per raccogliere le prove sufficienti e sporgere denuncia per violazione di domicilio nei confronti dei vicini e della padrona di casa, a cui aveva affidato le chiavi al solo scopo di sfamare il gatto presente nell’appartamento.
Il processo si è aperto da pochi giorni e la donna si è costituita parte civile: è assistita dall’avvocato Andrea Gibin dello studio legale Bonatti-Sattanino.
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