L’avvio del cantiere TAV a Chiomonte segna un momento storico per il collegamento ferroviario tra Lione e Torino
Dopo un’attesa che ha superato i tre decenni, lunedì prossimo si rivelerà una data storica per il progetto TAV (Treno ad Alta Velocità) Torino-Lione. Maurizio Bufalini, direttore generale di Telt, ha definito l’evento come “importantissimo, epocale”. La cerimonia vedrà la presenza del ministro delle Infrastrutture, Matteo Salvini, a Chiomonte per dare il via al cantiere del “tunnel di base” della linea ferroviaria che, nel 2032, collegherà Lione a Torino. Con questo importante passo, tutti i cantieri dislocati tra Italia e Francia entreranno pienamente in fase operativa.
Bufalini, durante la 66esima riunione della Commissione intergovernativa al Grattacielo della Regione Piemonte, ha enfatizzato il passaggio dalla fase di progettazione a quella attuativa. Attualmente, nei cantieri francesi e italiani sono impiegate 2.500 persone, un numero che si prevede raddoppierà a breve, con un ulteriore indotto di 4.000 lavoratori. Bufalini ha inoltre annunciato l’arrivo, il 21 dicembre, della prossima fresa che attraverserà il confine, proseguendo i lavori per quello che sarà “il più lungo tunnel del mondo”, la cui conclusione è prevista per il 2032.
Significativi interventi al Vertice di Torino
Il vertice a Torino ha visto la partecipazione di figure di spicco, tra cui il Prefetto di Torino Donato Giovanni Cafagna, il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, e altri importanti esponenti locali e internazionali. Hanno inviato contributi video il ministro Salvini e il suo omologo francese, Clément Beaune. Josiane Beaud ha comunicato che entro gennaio 2024 la Francia presenterà in sede europea il progetto preliminare dettagliato per gli accessi, insieme alla richiesta di fondi.
Il Prefetto Cafagna ha messo in luce l’importanza della sicurezza durante lo svolgimento del progetto, in vista delle possibili manifestazioni. Le proteste, secondo Bufalini, sono state una costante nel corso del progetto, sebbene ora si presentino in una forma più moderata. L’ultima manifestazione significativa è stata la marcia dell’8 dicembre, che ha visto una partecipazione molto inferiore rispetto al passato. Anche il ministro Salvini ha espresso disappunto per la necessità di impiegare ingenti forze di sicurezza per la tutela del progetto, sottolineando l’assurdità di dover difendere un’opera infrastrutturale di tale importanza.