Avete mai sentito parlare della leggenda della Dama Bianca? La storia ha origine a Sant’Ambrogio di Torino, all’imbocco della Val di Susa, a 25 km dal capoluogo piemontese. Qui sorge il castello abbaziale di Sant’Ambrogio. Si tratta di un antico palazzo strettamente legato alla storia della Sacra di San Michele. Nel XIII e XIV secolo divenne residenza dell’Abate della Sacra la cui funzione originale poteva essere quella di ospitare anche un ufficio pubblico amministrato da un castellano o vicario. Ad ogni nuova investitura, l’Abate si impossessava dei domini dell’Abazia.
Intorno alla fine del 1400 il castellano dell’Abate Giovanni di Varax era un uomo orribile: un avido usuraio che amava la caccia e la guerra. Sua moglie, la contessa Anna di Beney era invece molto bella, colta ed intelligente. La donna era molto infelice per quell’unione. Un giorno, un giovane del luogo che frequentava il castello cominciò a intrattenere la contessa con delle piacevoli conversazioni. I due si innamorarono di un amore platonico e lucente, illuminando i giorni bui che la contessa Anna trascorreva di fianco al marito, che la considerava alla stregua di un trofeo.
Un giorno il castellano scoprì la sintonia tra il giovane e sua moglie, così lo uccise, gli strappò il cuore e lo fece cucinare dalla servitù per il pranzo con sua moglie. Alla fine del pasto, con un sogghigno, il castellano svelò l’ingrediente della pietanza. La contessa impallidì, ma con grande forza d’animo rispose al marito che dopo aver mangiato un cibo così prezioso le sue labbra non avrebbero toccato più nulla. Fu di parola e si lasciò morire di fame. Poco tempo dopo la storia arrivò alle orecchie degli amici del giovan. Inorriditi dalla crudeltà del castellano, decisero di tendergli un agguato e lo uccisero ferocemente mentre rientrava da una battuta di caccia.
Dopo la morte del castellano si narra che, di tanto in tanto di notte si noti un un pulviscolo luminescente fuori dal castello abbaziale. Si dice che questo scintillio diventi sempre più grande fino a prendere le sembianze della Dama Bianca.
Molti la descrivono come una giovane e bellissima donna dai capelli biondi intenta a pregare vicino alla croce situata alla mulattiera. Subito dopo, sembra che si diriga verso il castello e che si fermi a metà strada perché attratta da una nube di colore giallo chiaro che assume in poco tempo le sembianze di un giovane. Le due sagome cominciano a fluttuare ed abbracciarsi formando un’unica scia di luce che si allontana nella notte.
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