Nel cuore di Torino, la Guardia di Finanza ha portato alla luce una truffa colossale legata al Reddito di Cittadinanza. Gli importi indebitamente percepiti superano i 400.000 euro. Durante le indagini, sono state sequestrate ben 103 carte di pagamento e sono stati rinvenuti 100mila euro ancora depositati sui conti.
Tutto ha avuto inizio a dicembre, in seguito all’operazione “Terra Promessa“. In quella circostanza, sette individui erano finiti nel mirino delle autorità, accusati di associazione per delinquere con l’obiettivo di favorire l’immigrazione clandestina e la permanenza illegale in Italia, oltre a truffa aggravata ai danni dello Stato.
Le indagini hanno poi rivelato un sistema ben organizzato e fraudolento. Attraverso la gestione di due Centri di Assistenza Fiscale torinesi, venivano richiesti e ottenuti indebitamente vari tipi di aiuti statali. Tra questi, il reddito di cittadinanza, indennità di maternità, bonus baby sitter, bonus fiscali, sostegni legati alla pandemia da covid, NASPI e rimborsi IRPeF non dovuti.
Durante le perquisizioni, 103 carte di pagamento sono state sequestrate. Queste erano nelle mani di due dei principali sospettati. Si è scoperto che, sebbene fossero intestate formalmente a terzi, in particolare a cittadini extracomunitari, 61 di queste carte erano utilizzate per l’erogazione del reddito di cittadinanza. L’analisi ha poi confermato un flusso illecito di oltre 400mila euro legato al reddito di cittadinanza.
Negli ultimi anni, la mobilità sostenibile è diventata una priorità globale, con l'auto elettrica che…
Attivare la "modalità Batman" su WhatsApp è possibile grazie all'utilizzo di applicazioni di terze parti…
Paul Kagame conduce le elezioni presidenziali in Ruanda con il 99,15% dei voti, secondo i…
Andrea Cerutti, consigliere regionale della Lega, propone un regolamento regionale per valorizzare gli infermieri del…
Il 28 e 29 marzo, la linea 4 del tram di Torino vedrà una modifica…
La riqualificazione dell'area Ex Rubbertex a Torino, guidata da Andrea Cerutti e sostenuta dalle forze…
This website uses cookies.