Maxi truffa del Reddito di Cittadinanza a Torino: scoperta frode da 400.000 euro
Scoperta a Torino una truffa del Reddito di Cittadinanza da oltre 400.000 euro: sventato un sistema fraudolento che ha coinvolto aiuti statali
Nel cuore di Torino, la Guardia di Finanza ha portato alla luce una truffa colossale legata al Reddito di Cittadinanza. Gli importi indebitamente percepiti superano i 400.000 euro. Durante le indagini, sono state sequestrate ben 103 carte di pagamento e sono stati rinvenuti 100mila euro ancora depositati sui conti.
L’operazione “Terra Promessa” come punto di partenza
Tutto ha avuto inizio a dicembre, in seguito all’operazione “Terra Promessa“. In quella circostanza, sette individui erano finiti nel mirino delle autorità, accusati di associazione per delinquere con l’obiettivo di favorire l’immigrazione clandestina e la permanenza illegale in Italia, oltre a truffa aggravata ai danni dello Stato.
Le indagini hanno poi rivelato un sistema ben organizzato e fraudolento. Attraverso la gestione di due Centri di Assistenza Fiscale torinesi, venivano richiesti e ottenuti indebitamente vari tipi di aiuti statali. Tra questi, il reddito di cittadinanza, indennità di maternità, bonus baby sitter, bonus fiscali, sostegni legati alla pandemia da covid, NASPI e rimborsi IRPeF non dovuti.
Carte di pagamento e flussi illeciti
Durante le perquisizioni, 103 carte di pagamento sono state sequestrate. Queste erano nelle mani di due dei principali sospettati. Si è scoperto che, sebbene fossero intestate formalmente a terzi, in particolare a cittadini extracomunitari, 61 di queste carte erano utilizzate per l’erogazione del reddito di cittadinanza. L’analisi ha poi confermato un flusso illecito di oltre 400mila euro legato al reddito di cittadinanza.