Protesta No Tav a Torino: tensioni alla stazione di Porta Nuova
Protesta No Tav alla stazione di Torino Porta Nuova causa tensioni e altera gli orari dei treni, con soppressioni e ritardi
Circa settanta attivisti del movimento No Tav hanno creato momenti di tensione alla stazione di Torino Porta Nuova, salendo senza biglietto su un treno diretto in Valle di Susa. Questo gesto aveva lo scopo di partecipare a una marcia, che si estendeva da Susa a Venaus, in simbolo di protesta contro il progetto della linea ferroviaria Torino-Lione. Tale marcia ricordava anche l’evento storico della liberazione di Venaus dell’8 dicembre 2005, un momento significativo per il movimento.
Questo gruppo di manifestanti è stato costretto a scendere dal treno, il cui servizio è stato successivamente soppresso. Nella determinazione di raggiungere la Valle di Susa, gli attivisti hanno tentato di salire su un altro treno, situazione che ha scatenato ulteriori tensioni, questa volta con le forze dell’ordine presenti in stazione.
Situazione dei treni
Nonostante le difficoltà iniziali, intorno alle ore 13, è stato possibile per i manifestanti, ora muniti di biglietto, partire regolarmente con il treno successivo. Tuttavia, un secondo treno, che doveva fare ritorno dalla Valsusa, è stato soppresso. Secondo quanto riportato da Trenitalia, la causa di questa soppressione sarebbe da attribuire ai ritardi accumulati nel corso della giornata. Questi, infatti, hanno interrotto la normale sequenza degli orari previsti.
In conclusione, questa protesta No Tav ha avuto un impatto significativo sulla programmazione dei treni nella stazione di Torino Porta Nuova. I ritardi e le soppressioni hanno alterato la normale circolazione ferroviaria, dimostrando l’effetto delle proteste sul servizio pubblico.