Attimi di tensione quelli vissuti la scorsa notte a San Didero in Val di Susa, in provincia di Torino. Una cinquantina di attivisti No Tav hanno lanciato pietre, bombe carta e fuochi artificiali contro le Forze dell’Ordine presenti nel cantiere del nuovo autoporto, nato lo scorso aprile per la realizzazione della Tav in Val di Susa.
Oggi, 8 dicembre, ricorre il sedicesimo anniversario degli scontri a Venaus nel cantiere del primo progetto della Torino-Lione e per la ricorrenza è in programma una marcia da Borgone di Susa a San Didero.
Le Autorità hanno respinto i manifestanti a più riprese con lacrimogeni e idranti. Tuttavia, durante lo scontro – durato oltre un’ora – un carabiniere è rimasto ferito a un fianco da una pietra. Sono in corso le indagini della Digos di Torino diretta da Carlo Ambra per risalire ai responsabili, ma gli investigatori sospettano che la manifestazione sia legata al centro sociale Askatasuna che ha richiamato in zona manifestanti provenienti da altre città come Roma e Milano.
“Esprimo la mia solidarietà al carabiniere ferito questa notte durante un assalto al cantiere della Tav. La violenza contro le divise è una triste costante portata avanti dalle frange oltranziste che contestano l’opera”, ha affermato l’assessore regionale alla Sicurezza Fabrizio Ricca. “I violenti si rassegnino, la Tav si farà e non saranno le loro prepotenze a fermarla”.
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