La “Sharing Tax” raggiunge anche il Piemonte: 2 cucchiaini per la crema catalana +1,50€
Le tariffe extra nei locali scuotono l’estate italiana: in Piemonte un +1,50 euro per 2 cucchiaini ordinati per dividere la crema catalana
La tendenza dell’estate sembra essere la “sharing tax“, ovvero l’aggiunta al conto di richieste specifiche da parte dei clienti a ristoratori e baristi. Questo fenomeno sta prendendo piede, tanto che la top 5 delle situazioni più discusse comprende varie storie interessanti. Ad esempio, c’è il caso di un locale in Piemonte, dove per avere 2 cucchiaini extra al fine di condividere un dessert, è stato addebitato un ulteriore costo di 1,50 euro al cliente. Questo dettaglio è riportato sullo scontrino e ha suscitato reazioni contrastanti.
In effetti, questa tassa sulla condivisione di pietanze sembra essere diventata una costante, come dimostrato da una serie di episodi accaduti di recente. Si può menzionare il caso del toast diviso in due a Como, che ha causato una polemica, oppure la situazione in Liguria in cui è stata discussa la condivisione di trofie. Anche Napoli ha avuto la sua parte, con la sfogliatella tagliata in due e l’aggiunta di un sovrapprezzo. Addirittura, ci sono stati casi in cui è stata applicata una tariffa extra per i consumi di luce e gas. Questa questione ha diviso le opinioni sul web.
Il sovrapprezzo dei cucchiaini: il caso nell’Albese
Focalizzandoci sull’episodio piemontese, è emerso che è stato addebitato un supplemento di 1,50 euro per avere due cucchiaini aggiuntivi per gustare un dolce presso un ristorante-pizzeria nell’Albese. Sullo scontrino si poteva leggere “+1,50 euro per due cucchiaini“, riferito alla condivisione di una crema catalana dal costo originario di 5 euro. La notizia è stata diffusa dal giornale “La voce di Alba“, sebbene il mittente abbia richiesto di rimanere anonimo.