L’OVAL di Torino sembra la soluzione migliore per le Olimpiadi Milano-Cortina. Fra una settimana si svolgerà un vertice tra il comitato organizzatore di Milano-Cortina, il Coni e i ministri interessati nella preparazione dell’appuntamento internazionale invernale. La cabina di regia è stata convocata dal ministro delle Infrastrutture, Matteo Salvini, per verificare lo stato di avanzamento dei lavori dei vari siti di gara. Un’occhio critico è stato dedicato al rispetto del tema della sostenibilità degli investimenti, cosa che sta molto a cuore al Comitato Olimpico Internazionale (CIO). «Ho ereditato parecchi ritardi – conferma Salvini – le Olimpiadi saranno nel 2026 e non si può procrastinare ulteriormente. L’input è correre, correre, correre». Tra le criticità c’è, sicuramente, lo stadio di Baselga di Piné nella provincia di Trento. Non solo pattinaggio, anche la pista di bob e i trampolini di salto sono strettamente monitorate in quanto anche per queste discipline i tempi si sono allungati. Sotto la lente al momento c’è la sede delle gare del pattinaggio di velocità. Simone Marchiori, segretario del partito autonomista trentino tirolese, conferma che Baselga è fuori dai giochi: «Pare ormai scontato che la rinuncia alla competizione olimpica sia un dato di fatto, con il trasferimento a Torino delle gare previste». Da qui la richiesta: «Non servono contentini ma un accordo di programma tra provincia e Coni per il rilancio dell’Altipiano». Se questo è lo stato attuale della situazione si spiega la decisione del presidente della provincia di Trento, Maurizio Fugatti, di far slittare al 20 gennaio la conferenza stampa per ufficializzare la rinuncia.
A Torino, però, la linea scelta dalle istituzioni non cambia: i nostri impianti, se servono, sono a disposizione per far fare una bella figura all’Italia a livello internazionale. Tutte le istituzioni dal presidente della Regione Alberto Cirio agli assessori interessati e sindaci non si lasciano sfuggire altre dichiarazioni. Non è però un segreto che l’assessore allo sport Fabrizio Ricca stia lavorando per consolidare il dossier al fine di mettere in risalto il riutilizzo futuro di tre impianti: l’Oval di Torino, il bob di Cesana e i trampolini di Pragelato. Nei colloqui informali con il Coni, però, la Regione Piemonte, oltre alla città metropolitana e il Comune di Torino ipotizzerebbero l’utilizzo post 2026 di una ventina di milioni per il mantenimento. Questi fondi sarebbero un’eredità del tesoretto messo da parte dall’Agenzia Torino 2006. Sia in termini di urgenza che di fattibilità l’Oval sembra godere di altissime probabilità di uscita: «Se arriverà il via libera di Cio e del Coni siamo pronti ad accelerare sui progetti per l’uso polifunzionale della struttura del Lingotto», spiega Fabrizio Ricca, Assessore regionale allo Sport. L’assessorato in accordo con il Coni regionale sta lavorando per offrire ai «praticanti le discipline di atletica leggera del Nord Ovest una struttura dove potersi allenare e gareggiare».
La Federazione italiana sport del ghiaccio sta cercando una sede dove poter realizzare un centro avanzato e ben strutturato per il pattinaggio e l’hockey che possa essere sfruttato anche dopo il 2026. Tra le ipotesi allo studio anche iniziative per coinvolgere il centro federale di tiro con l’arco di Cantalupa. Su questa polifunzionalità si esprime l’Assessore allo sport Ricca che conferma: «Ci sono delle tecnologie che permettono di coprire e proteggere il ghiaccio mentre in superficie si pratica l’atletica o si organizzano eventi espositivi». Questa soluzione decisamente green ed economica permetterebbe a Comune e Regione di andare incontro anche alle aspettative dei francesi di Gl Events che gestiscono le attività dell’Oval. Questi infatti hanno chiesto il supporto degli enti locali per superare le difficoltà del polo fieristico del Lingotto che avrebbe altri costi.
L’inaugurazione delle Universiadi invernali di Salt Lake City sarà l’occasione per capire se sarà valida la proposta del presidente del Cus Torino, Riccardo D’Elicio. Recuperare le gare di pattinaggio veloce al fine di usarle come test event nel programma dei giochi del 2025 a Torino. Nel programma della kermesse universitaria ci sono anche le gare di biathlon a Pragelato unitamente al recupero del villaggio del 2006. Una proposta che potrebbe dare il via a una serie di “recuperi funzionali” come i trampolini e della pista da bob di Cesana.
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