Omicidio stradale a Volvera: investito e ucciso dall’amico ubriaco
A Volvera, Mattia Casazzo fu investito e ucciso da un amico ubriaco e drogato. Dopo quasi due anni, il colpevole patteggia tre anni e mezzo ai domiciliari.

La tragica notte del 15 giugno 2023 Mattia Casazzo fu travolto sulle strisce pedonali.
Patteggiamento per il responsabile dell’omicidio stradale di Volvera che ha strappato la vita a Mattia Casazzo, un ragazzo di 22 anni, la sera di giovedì 15 giugno 2023.
Quella sera il giovane stava attraversando strada Orbassano, all’incrocio con via Bruino e via Spirito Santo, insieme alla fidanzata 18enne, quando è stato travolto da una Bmw. Alla guida dell’auto c’era un amico della vittima, un 24enne residente a Volvera, che secondo alcuni testimoni avrebbe superato una Dacia Duster ferma per far passare i pedoni.
L’impatto è stato devastante: Mattia è morto sul colpo, mentre la sua fidanzata ha riportato una frattura al braccio ed è stata trasportata in ospedale. Il conducente, inizialmente fuggito, è tornato poco dopo a piedi, ammettendo le proprie responsabilità. I test effettuati dai carabinieri hanno rivelato che il giovane era ubriaco, con un tasso alcolemico di 1,5 g/l (il triplo del limite consentito), e positivo ai metaboliti della cannabis. Per questo motivo è stato arrestato con l’accusa di omicidio stradale.

Omicidio stradale: Volvera si ferma per l’ultimo saluto a Mattia Casazzo
Il dolore per la scomparsa di Mattia ha scosso profondamente la comunità di Volvera e di Frossasco, dove il giovane si era trasferito da poche settimane. Giovedì 22 giugno 2023, a quasi una settimana dalla tragedia, si sono svolti i funerali presso il campo sportivo di via Castagnole, luogo simbolico per Mattia, che aveva indossato a lungo la maglia dell’Atletico Volvera.
La cerimonia ha visto la partecipazione di familiari, amici, compagni di squadra e numerosi cittadini. La fidanzata ha lasciato un messaggio struggente sul luogo dell’incidente: “Amore mio, sarai sempre con me”. Il Comune di Volvera ha proclamato il lutto cittadino, con bandiere a mezz’asta, chiusura parziale dei negozi e sospensione di tutte le attività ludiche.
Mattia lascia il padre, la madre con il compagno (che era anche suo collega di lavoro alla RgTech di Bruino), due sorelle e un’intera comunità sconvolta dalla tragedia.
La sentenza: patteggiamento a tre anni e mezzo, ma la famiglia non è soddisfatta
Venerdì 28 febbraio 2025, dopo quasi due anni dall’incidente, il responsabile della morte di Mattia ha raggiunto un accordo per il patteggiamento. Il giovane, oggi 26enne, ha concordato con il pubblico ministero Paolo Toso della procura di Torino una pena di tre anni e mezzo. Sconterà la pena agli arresti domiciliari.
L’assicurazione ha risarcito la famiglia della vittima con una somma vicina ai 600mila euro. I parenti di Mattia, costituitisi parte civile con gli avvocati Stefano Comellini e Giulia Zali, ritengono la pena troppo lieve rispetto alla gravità dell’accaduto.
Durante l’udienza preliminare, l’imputato ha letto una lettera di scuse. Tuttavia né la famiglia di Mattia né la sua fidanzata, che ancora porta i segni fisici e psicologici della tragedia, l’hanno mai ricevuta in precedenza. La decisione definitiva sul patteggiamento sarà ratificata dal giudice nell’udienza del 13 marzo 2025.