Arrestato professore del liceo Fermi-Galilei di Ciriè: video in classe lo incastrano, genitori e studenti sconvolti
Professore arrestato Ciriè: video degli studenti svelano le molestie
L’inchiesta parte da una denuncia per molestie sessuali: l’insegnante è ora ai domiciliari. I video girati dagli studenti hanno fatto partire le indagini
Un professore di 50 anni del liceo scientifico Fermi-Galilei di Ciriè, nel Torinese, è stato arrestato e posto agli arresti domiciliari con l’accusa di violenza sessuale. La misura cautelare è stata disposta dalla procura di Ivrea, che ha coordinato l’indagine condotta dai carabinieri di Venaria e Ciriè. A far scattare l’inchiesta sono stati alcuni video girati in classe da studenti, determinati a documentare i comportamenti inappropriati del docente, da tempo oggetto di voci allarmanti tra gli allievi.
Le immagini, realizzate con una telecamera nascosta, hanno mostrato presunti episodi di carezze, abbracci insistenti e gesti ritenuti incompatibili con l’ambiente scolastico. Alcuni video avrebbero addirittura immortalato contatti fisici sotto la maglietta. I filmati sono stati consegnati ai carabinieri dai genitori di alcuni studenti, preoccupati dai racconti ricevuti dai figli.
“In classe succedeva di tutto”: genitori esasperati e polemiche sul silenzio della scuola
Il professore era già stato sospeso dall’insegnamento nelle scorse settimane, quando il dirigente scolastico aveva scritto una lettera informativa rivolta a tutte le famiglie, comunicando l’avvio di un’indagine interna e la sostituzione del docente con una collega. Tuttavia, la misura è stata ritenuta insufficiente da molti genitori che, dopo aver visionato i video, hanno deciso di rivolgersi direttamente alle forze dell’ordine.
«Le voci su quel professore giravano da anni», denuncia il padre di una studentessa. «Quando ho sentito mia figlia raccontare quello che stava succedendo, sono corso dai carabinieri. È inaccettabile che nessuno si sia accorto di nulla prima. I nostri figli ci dicevano: “In classe sta succedendo di tutto”».
La rabbia e lo sconcerto attraversano i corridoi e i cancelli del liceo, che conta circa 1.200 studenti. Alcuni docenti si sono detti increduli. Una professoressa ha commentato: «Lo conosco da anni, non mi sarei mai aspettata una cosa simile». Altri membri della comunità scolastica si interrogano su come una situazione del genere possa essere rimasta inosservata così a lungo.
Studenti divisi tra stima e sospetti: “Era preparato, ma certi gesti ora li vediamo in modo diverso”
Anche tra gli studenti emergono sentimenti contrastanti sul professore arrestato a Ciriè. Due rappresentanti di classe, intervistati all’uscita da scuola, hanno raccontato: «Era un professore stimato, didatticamente molto capace. Nella nostra classe non è mai accaduto nulla di così evidente, ma c’erano contatti fisici frequenti, che ora, alla luce di quanto è emerso, ci appaiono sotto un’altra luce».
Un padre in attesa della figlia fuori dal liceo ha dichiarato: «Quel professore ha insegnato anche a mio figlio maggiore, che oggi studia all’università. A casa abbiamo parlato a lungo della vicenda e lui mi ha detto di non aver mai notato comportamenti sospetti. Era molto legato a quell’insegnante, tanto da averlo anche chiamato dopo la diffusione dei video».
Tuttavia, il clima resta teso e segnato da profondo disagio. Le immagini diffuse su social e app di messaggistica hanno alimentato polemiche e spaccato l’opinione pubblica. Resta ora il compito della magistratura: sarà il tribunale a stabilire se quei comportamenti abbiano effettivamente superato il limite della legalità e costituito reati a danno di minori.