Di recente, le volontarie dell’Associazione no profit “Le Sfigatte” hanno ricevuto una serie di messaggi da parte di una donna che aveva necessità di “disfarsi” della gatta dei suoi zii, entrambi venuti a mancare nel giro di poco tempo. La “velata minaccia” di abbandonare il gatto è avvenuta in un’inquietante conversazione su WhatsApp. L’associazione ci ha gentilmente ceduto in esclusiva la conversazione completa.
“Veniamo contattate dalla nipote di un’anziana che è venuta a mancare perché deve disfarsi velocemente della gatta rimasta sola nell’alloggio a Rivoli”, affermano le volontarie.
Da quel che si evince negli screen, la donna è anche proprietaria di due cani. Ciò dovrebbe quindi far trasparire empatia verso gli animali, ma a quanto pare non è propriamente così. La conversazione è volutamente anonima per non violare la privacy.
Come si può vedere dall’agghiacciante conversazione, la donna non ha remore ad abbandonare la gatta in un prato. Ovviamente la risposta della volontaria è immediata e chiede semplicemente il tempo di trovare qualcuno per venire a prenderla.
Eppure la donna si “vede costretta” ad abbandonarla se qualcuno nel giro di pochissimo tempo non se ne farà carico. Afferma perfino che la gatta è “aggressiva“.
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