Mausoleo della Bela Rosin: il Pantheon di Mirafiori a Torino
Non tutti sanno che a Torino si trova un mausoleo conosciuto come “il Pantheon di Mirafiori”: ecco la storia del Mausoleo della Bela Rosin
La magica città di Torino ospita numerosi edifici affascinanti, ma non tutti conoscono “il Pantheon di Mirafiori”, il Mausoleo della Bela Rosin. Il suo nomignolo è facilmente intuibile. Si tratta di una copia esatta – in scala ridotta – del noto Pantheon di Roma. L’edificio è situato nel quartiere di Mirafiori Sud del capoluogo piemontese. Fu realizzato per essere una tomba di famiglia su ordine dei figli di Rosa Vercellana. Costei, conosciuta con il soprannome piemontese “Bela Rosin“, era la moglie morganatica di Vittorio Emanuele II di Savoia. Con il termine “morganatica” si intende un’unione tra due persone appartenenti a diversi ceti sociali in cui non è possibile acquisire i titoli nobiliari del coniuge.
Un omaggio a Rosa Vercellana
La Bela Rosin divenne in un primo momento amante e successivamente moglie del primo re d’Italia. Dopo il matrimonio fu contessa di Mirafiori e Fontanafredda. Il Mausoleo dedicato in suo onore è frutto del progetto dell’architetto Angelo Demezzi e la sua costruzione risale nel periodo tra il 1886 ed il 1888. I suoi figli lo fecero edificare come “sfida” ai Savoia che non permisero la sepoltura all’interno del Pantheon di Roma, perché non fu mai regina. Lo stile è palesemente neoclassico e – rispetto al Pantheon capitolino – presenta alcuni adattamenti e modifiche. Ad esempio, sul frontone si legge il motto della famiglia dei conti di Mirafiori “Dio, Patria e Famiglia”.
Al suo interno sono presenti otto colonne che dovevano contenere le salme e i cimeli della famiglia, ma dopo alcuni saccheggi il Comune decise di spostare i loro resti presso il cimitero monumentale di Torino. Il Comune acquistò il Mausoleo dall’ultimo discendente della famiglia Vercellana nel 1970 e dopo vari episodi di vandalismo e diversi anni di restauro, riuscì ad aprire al pubblico nel 2005.