Legge regionale sul settore funebre, Lega: “No alle modifiche, difendiamo le piccole imprese”
Modifiche alla legge regionale su cremazione, conservazione, affidamento e dispersione delle ceneri: la Lega dice no
“Se queste nuove disposizioni verranno approvate, il loro impatto sulle piccole e medie imprese funebri sarà devastante, poiché mirate a favorire esclusivamente i gruppi imprenditoriali di maggiori dimensioni.
Questa iniziativa, apparentemente volta a regolamentare il settore funerario, nasconde in realtà un’iniquità che rischia di destabilizzare l’intero settore. È vergognoso il fatto che si voglia stabilire un requisito minimo di risorse per le imprese funebri, basato sul numero di servizi annuali effettuati, perché ciò è ad esclusivo vantaggio di chi dispone di elevate risorse e clientela .
Le imprese più piccole, spesso a conduzione familiare e con risorse limitate, saranno messe in una posizione di svantaggio e difficoltà economica, con gravi ripercussioni sulle comunità locali. Noi della Lega non permetteremo che questa iniziativa venga approvata, poiché vediamo ancora una volta la Sinistra agire nell’interesse dei grandi player di mercato a discapito dei cittadini piemontesi” .
Così in una nota Andrea Cerutti vicecapogruppo regionale della Lega Salvini Piemonte dopo la presentazione della modifica di legge del Pd a prima firma Daniele Valle.
Le nuove disposizioni
Le nuove disposizioni, infatti, prevedono dei requisiti minimi per il possesso dei mezzi e delle risorse umane per le aziende funebri. Nel dettaglio, richiederebbero “due carri funebri, una autorimessa e otto unità lavorative annue, con mansioni di operatori funebri o necrofori” . Un obiettivo non alla portata di tutti.
