Di recente sta circolando online il filmato di uno straniero che si butta volontariamente sotto un’auto in marcia nel tentativo di perpetrare una truffa ed essere risarcito. In un primo momento, tutti i quotidiani nazionali hanno pensato bene di diffondere le immagini e allertare i cittadini in merito a questo subdolo tentativo di frode, come si vede nello screen a seguire.
In seguito, giornali come La Repubblica hanno ritrattato tutto prendendo le difese dell’immigrato. Il motivo? “Potrebbe trattarsi di autolesionismo”. Probabile. Tuttavia, al posto di scusarsi e rettificare la notizia in questione, la redazione ha “pensato bene” di eliminare ogni traccia del loro articolo e crearne uno ex novo dove si autoproclamano paladini della verità.
Peccato, però, che questo tipo di “tentativi di autolesionismo” siano in giro su tutto il territorio nazionale da almeno sei anni.
In un articolo datato 2017 pubblicato su Il Giornale, infatti, si parla proprio di questo. La tecnica consiste nel fingere di essere stati investiti da un’auto e richiedere subito un risarcimento senza l’uso di una constatazione amichevole. “Una mossa per incassare subito una buona cifra senza nemmeno l’uso di una costatatzione amichevole. Le segnalazioni, come riporta Leggo, arrivano da diverse zone della Capitale. Dal Centro ad Ostia, da Montesacro fino al Tufello”, si legge nell’articolo.
I finti investiti si buttano improvvisamente in mezzo alla strada, spesso in coppia e senza rispettare le strisce pedonali. In questo modo, cercano di farsi colpire dalle auto e chiedono immediatamente un risarcimento al conducente, senza nemmeno aspettare la constatazione dei danni. Ci sono stati diversi casi segnalati. Nell’articolo dell’epoca, Il Giornale ha intervistato Alessia, una donna che ha raccontato di essere stata quasi coinvolta in un incidente causato da due giovani che si sono buttati sulla strada in modo improvviso. Episodio analogo anche per un’altra donna intervistata, Claudia, che ha subito lo stesso tentativo di truffa da parte di due ragazzi che cercavano di farsi investire.
Questa truffa rappresenta un grave problema per le compagnie assicurative e per i conducenti, che rischiano di subire danni ingiusti. Inoltre, molti dei finti investiti cercano di ottenere un risarcimento sul posto per “evitare” ulteriori problemi. È quindi importante che i conducenti rimangano vigili e che denuncino immediatamente questi casi alle autorità competenti.
Un caso analogo è avvenuto in provincia Parma, come riporta ParmaToday in un articolo del 2020. Una donna racconta di essere stata vittima di un tentativo di truffa nel parcheggio dell’Eurospin di Fidenza, quando un giovane si è avvicinato alla sua auto e ha finto di avere un dolore alla gamba, dopo aver urtato volontariamente la vettura. La donna si è accorta della truffa e il malvivente è fuggito. Altre persone hanno invece ceduto alla richiesta di denaro del finto investito. “Ho notato che il giovane girovagava per il parcheggio, probabilmente alla ricerca di altre persone da truffare”, ha raccontato la vittima.
Lasciamo pure a chi scrive su La Repubblica il beneficio del dubbio in merito al singolo episodio di Brescia. Ad ogni modo, anche dando per buona l’ipotesi di gesto volontario e archiviando la singola vicenda, il fenomeno delle truffe in strada permane da anni e su tutto il territorio nazionale, quindi perché “sminuire” un simile e preoccupante modus operandi? Il nostro consiglio rimane lo stesso: prestare molta attenzione e, ove possibile, affidarsi all’uso di Dash Cam a bordo del proprio veicolo.
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