Dopo ben 107 anni di assenza, la Lince Europea è stata nuovamente avvistata sul territorio del Parco del Gran Paradiso. Un fatto storico, visto che l’ultimo incontro documentato con questo felino risale al 1916. Una scoperta emozionante, rivelata da immagini inconfondibili scattate da una fototrappola. Questi scatti hanno finalmente confermato ciò che per anni è stato solo un sospetto. La lince sta percorrendo di nuovo i sentieri montani che un tempo la vedevano regina indiscussa.
Il personale del parco ha recentemente attestato la presenza di un esemplare adulto di lince all’interno dell’area protetta. Esperti dell’Ente parco suggeriscono che si tratti probabilmente di un esemplare in fase di dispersione, impegnato nella ricerca di nuovi spazi vitali. Al momento, la località precisa dell’avvistamento è mantenuta segreta per consentire ulteriori indagini e garantire la protezione dell’animale.
La lince (Lynx lynx) predilige ambienti boschivi ma non disdegna gli spazi aperti al di sopra del limite degli alberi. Il suo mantello varia dal grigio invernale al rossiccio estivo, adornato dai tipici ciuffi di pelo sulle orecchie e la folta “barba” sui guanciali. Le dimensioni sono notevoli: lunghezza tra gli 80 e i 130 centimetri, coda inclusa, altezza al garrese tra i 55 e i 70 centimetri, e un peso che oscilla tra i 16 e i 30 kg a seconda del sesso. Questo carnivoro si nutre principalmente della sua preda, che include caprioli, camosci, volpi, cervi, lepri, marmotte e occasionalmente giovani cinghiali, piccoli roditori e uccelli. Non disprezza, inoltre, animali domestici come pecore, capre e persino cani e gatti randagi.
L’avvistamento attuale segue anni di segnalazioni incerte e testimonianze di presunti passaggi dell’animale nell’area del parco, ma questa è la prima volta che la presenza della lince viene documentata con certezza. L’Ente Parco ricorda che, precedentemente al 1916, durante il periodo della Riserva reale di Caccia, l’animale veniva regolarmente abbattuto in quanto considerato una minaccia per lo stambecco. A causa della persecuzione umana, la lince era stata dichiarata estinta sulle Alpi all’inizio del ‘900, e solo negli ultimi tempi è stata osservata nuovamente in Italia, presumibilmente grazie a individui provenienti da popolazioni svizzere e slovene. Anche la Valle d’Aosta ha recentemente segnalato avvistamenti, confermati dal Corpo Forestale regionale.
La notizia non riguarda solo il ritorno di una specie iconica nel parco, ma come sottolinea Bruno Bassano, direttore del Parco del Gran Paradiso, apre alla prospettiva di un insediamento stabile e, forse, alla formazione di una coppia riproduttiva. Un ritorno significativo che riempie un vuoto durato più di un secolo.
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