Torino

Infezioni sessualmente trasmissibili in aumento a Torino: giovani sempre più colpiti da sifilide, gonorrea e clamidia

Infezioni sessualmente trasmissibili Torino: aumentano tra i giovani, poca informazione e cure insufficienti

Whatsapp Segui NDW anche dal nostro nuovo CANALE WHATSAPP SEGUICI

IST in crescita tra i giovani a Torino: dati preoccupanti e poca informazione su prevenzione e sintomi

A Torino sta aumentando in modo allarmante il numero di infezioni sessualmente trasmissibili (IST), soprattutto tra i più giovani. Le diagnosi di sifilide, gonorrea e clamidia sono in netta crescita, come dimostrano i dati del Ce.Mu.S.S., il Centro Multidisciplinare per la Salute Sessuale, attivo presso l’Ospedale Oftalmico di via Juvarra.

Il centro rappresenta un punto di riferimento fondamentale per chiunque abbia bisogno di fare screening gratuiti, visite specialistiche e ricevere supporto psicologico in caso di IST. È l’unico servizio pubblico a Torino dedicato interamente a questo tipo di assistenza.

Nel 2024, il Ce.Mu.S.S. ha registrato oltre 10.000 cartelle cliniche aperte e più di 7.000 pazienti seguiti. Per capire la portata del problema: nel 2021 erano stati meno della metà. Le diagnosi confermate nel 2024 sono state più di 4.000, con sifilide, gonorrea e clamidia in testa.

Le infezioni sessualmente trasmissibili colpiscono soprattutto chi ha tra i 15 e i 30 anni (dati di Torino)

Secondo il Centro europeo per la prevenzione delle malattie (ECDC), in tutta Europa i casi di gonorrea sono triplicati rispetto al 2014 e la sifilide ha superato i 41.000 casi nel 2023. L’OMS stima che, ogni giorno, vengano contratte oltre un milione di nuove IST nel mondo, e che a essere più esposti siano giovani tra i 15 e i 49 anni, in particolare nella fascia 20-30.

A Torino aumentano sifilide, gonorrea e clamidia tra i giovani. Poca informazione, tanti contagi. Il Ce.Mu.S.S. offre screening gratuiti.
Locandina Ce.Mu.SS

Le cause principali? Secondo gli esperti ci sono disinformazione, scarso uso del preservativo, rapporti con partner multipli e una percezione del rischio troppo bassa. «Oggi non si muore più di HIV – spiega la dottoressa Anna Lucchini, responsabile del Ce.Mu.S.S. – ma ci si ammala ancora di sifilide, gonorrea e clamidia, anche in modo grave».

Occhio alla resistenza agli antibiotici: perché è importante curarsi in tempo

Il Ce.Mu.S.S. di Torino collabora con l’Istituto Superiore di Sanità per il monitoraggio delle infezioni sessualmente trasmissibili e l’identificazione di nuove minacce sanitarie, come la resistenza agli antibiotici. Alcuni ceppi di gonorrea in Inghilterra, ad esempio, non rispondono più al ceftriaxone, l’antibiotico più potente a disposizione.

Un’altra infezione in aumento è quella da Mycoplasma genitalium, che può provocare uretrite e cervicovaginite. Non è molto diffusa né particolarmente pericolosa, ma è difficile da curare.

PrEP contro l’HIV: utile ma non protegge da tutte le IST

La PrEP (profilassi pre-esposizione) è un farmaco che protegge efficacemente dall’HIV se assunto regolarmente. In Italia è disponibile gratuitamente dal 2023 su prescrizione medica. Al Ce.Mu.S.S., i pazienti in cura con PrEP sono passati da 80 nel 2021 a oltre 1.400 nel 2024. Il 98% sono uomini, e di questi, il 92% sono MSM (men who have sex with men).

Questo non significa che le IST riguardino solo alcune categorie. «Nella comunità MSM c’è semplicemente più consapevolezza e abitudine a controllarsi», sottolinea Lucchini. Purtroppo, molti altri giovani non sanno nulla di prevenzione, sintomi o test.

Un altro problema è il pregiudizio, anche tra i medici, verso chi fa uso di PrEP: «C’è chi crede che favorisca rapporti non protetti, ma è un’idea sbagliata che ostacola le politiche di prevenzione», aggiunge la dottoressa.

Serve più educazione sessuale: giovani sempre più esposti e disinformati

In Italia manca un’educazione sessuale sistematica nelle scuole, e questo si riflette nei numeri. I rapporti sessuali iniziano spesso tra i 13 e i 14 anni, ma la maggior parte dei ragazzi non ha alcuna informazione su come proteggersi. Il risultato? Aumento delle IST tra giovani di ogni genere e orientamento.

Anche proposte come quella di distributori di preservativi nei licei sono state osteggiate, per paura che incentivino i rapporti sessuali. In realtà, l’obiettivo è solo quello di aumentare la possibilità che, se un giovane decide di avere un rapporto, lo faccia in modo protetto.

Il Ce.Mu.S.S. di Torino offre servizi gratuiti, ma servono più risorse contro le infezioni sessualmente trasmissibili

Il servizio offerto dal Ce.Mu.S.S. è di alta qualità, ma il numero di richieste è in crescita e il personale non basta. Il centro riceve fino a 50 chiamate all’ora, ma è attivo solo 3 ore al giorno, dal lunedì al venerdì. Chi non riesce a prendere la linea, spesso tenta per giorni o settimane.

Per migliorare la situazione, si sta sviluppando un sistema di prenotazione online, pensato per i pazienti asintomatici. Chi ha sintomi continuerà a usare il triage telefonico, con priorità nelle visite entro 48/72 ore.

Chi è in cura con PrEP può già prenotare i controlli via email, ma il personale impiega oltre un’ora al giorno solo per rispondere. Nonostante tutto, il Ce.Mu.S.S. è un modello in Italia: il Piemonte è l’unica regione a offrire screening gratuiti per le IST. Molti giovani arrivano da fuori regione, dove i test sono a pagamento.

Google News Ricevi le nostre ultime notizie da Google News SEGUICI

Articoli Correlati

Pulsante per tornare all'inizio

Disabilita il blocco della pubblicità

Senza la pubblicità questo sito non potrebbe esistere.

Gli annunci pubblicitari presenti nel nostro sito sono sicuri al 100% e non sono invasivi.

☕ OFFRICI UN CAFFE' ????

Per proseguire ti invitiamo a disabilitare il tuo AdBlocker o ad inserire "Notiziario Del Web" in White List.