Gribaudo (PD): “Un pensiero per Carlo Giuliani”, pioggia di critiche sui social

“Un pensiero per Carlo Giuliani. Perché un mondo migliore è ancora necessario”: bufera social contro la vicepresidente del Pd Chiara Gribaudo

“Uscir di casa a vent’anni è quasi un obbligo, quasi un dovere. (F.Guccini – Piazza Alimonda)”, esordisce così il tweet della vicepresidente del Pd Chiara Gribaudo, aggiungendo subito dopo: “Un pensiero per Carlo Giuliani. Perché un mondo migliore è ancora necessario”. Dello stesso avviso il sindaco di Pesaro, Matteo Ricci, che scrive in un tweet più conciso: “Carlo Giuliani vive, 22 anni dopo e per sempre”.

Facciamo un passo indietro. Era il 2001 quando Carlo Giuliani, un giovane di 23 anni, partecipò alle manifestazioni contro il G8 che si tennero nella città di Genova. Durante gli scontri con le forze dell’ordine, fu colpito al volto da un proiettile, mentre si trovava a pochi passi da un Defender dei carabinieri. L’autore degli spari era il carabiniere ausiliario Mario Placanica, il quale fu oggetto di un’indagine per omicidio, ma successivamente fu prosciolto sia dalla giustizia italiana che da quella europea, poiché aveva agito in legittima difesa. Questo perché Giuliani, con il volto coperto, aveva cercato di colpire il carabiniere con un estintore nel bel mezzo dei disordini.

Le polemiche

Alla luce di questi fatti, le dichiarazioni degli esponenti del PD hanno fatto indignare più di una persona, visto che l’immagine di un ragazzo con indosso un passamontagna che scaglia un estintore contro altri giovani in divisa non può certo essere “celebrata” come fosse un eroe. Moltissimi utenti, infatti, hanno subito espresso il loro dissenso: “C’ero a Genova, e ho visto la devastazione che hanno combinato…. non dite idiozie…”, si legge in un commento. “Canotta bianca passamontagna e estintore in mano? Si vergogni!”, scrive un altro. “Uscire di casa.. Possibilmente senza estintori…”, commenta con amaro sarcasmo un altro utente.

“Un partito che inneggia a chi scaglia estintori contro i Carabinieri e i servitori dello Stato è eversivo e andrebbe trattato di conseguenza. Lei è una parlamentare della Repubblica. SI VERGOGNI e si dimetta!!”, scrive il giornalista Giorgio La Porta.

Certo è che nessuno può gioire della morte di una persona – che, in quanto umana, può commettere errori – ma di sicuro non è questo il “mondo migliore” a cui si dovrebbe auspicare.