Gambizzò la ex a Torino: condanna ridotta, indignazione e paura per la vittima
Torino, gambizzò la ex compagna in via Domodossola per vendetta: la delusione della vittima e la lotta per la giustizia
Nei primi giorni di aprile del 2022, in via Domodossola a Torino, Hamza Dritan gambizzò in strada la sua ex compagna, una donna di 34 anni, come atto di vendetta. Questo fatto, insieme all’accusa di violenza sessuale, lo ha portato alla condanna in primo grado a 9 anni e 10 mesi di prigione.
Tuttavia, ad oggi, dopo soli 15 mesi, è stato emesso un decreto di scarcerazione nei suoi confronti: verrà messo ai domiciliari con un braccialetto elettronico. “Non è giusto, questa è la protezione che viene garantita alle donne? Non è giustizia”, ha affermato la donna in un’intervista a vari giornali, contestando la decisione presa. “Come è possibile concedere i domiciliari a una persona che ha cercato di uccidermi? Ora ho paura, per me e per i miei figli”.
Minacce e vessazioni durante la relazione
“Stiamo valutando quali azioni intraprendere, considerando tutta la giurisprudenza che stabilisce che la violenza sessuale impedisce l’assegnazione dei domiciliari”, ha aggiunto il suo avvocato Gino Domenico Arnone. “Abbiamo condotto un processo che si è concluso con una sentenza esemplare e con risarcimenti adeguati. Non lasceremo nulla di intentato”. Durante il processo, la donna ha raccontato le minacce e le vessazioni subite durante la relazione. Fino a quel fatidico primo aprile, quando l’uomo ha sparato sei colpi di pistola in via Domodossola.
Il Tribunale ha riconosciuto alla donna un risarcimento provvisorio di 60.000 euro. Al momento, secondo quanto riportato dal Corriere di Torino, Dritan ha pagato 3.000 euro e ha scritto una lettera di scuse. La decisione dei giudici di concedere i domiciliari si basa anche sul comportamento collaborativo dimostrato durante le indagini e all’interno del carcere.