Nonostante le responsabilità accademiche, la neo-dirigente del Liceo Scientifico Statale “Galileo Ferraris” di Torino, ha deciso sorprendentemente di accogliere la richiesta degli studenti di poter aderire allo sciopero Fridays for Future, trascurando l’attività scolastica. I ragazzi hanno accolto il sì della preside come se fosse una “grande vittoria”, ma molti si chiedono a quale costo. Sebbene il gruppo dei Fridays abbiano presentato la loro richiesta come un’unione di intenti con i rappresentanti di classe, il tutto sembra eccessivamente orchestrato.
La dirigente ha tentato di giustificare la sua scelta affermando di aver semplicemente assecondato i desideri degli studenti. Nonostante la presentazione di una lettera firmata dai rappresentanti di tutte le classi, molti si chiedono se questa sia realmente una decisione ponderata. Mentre la dirigente sottolinea l’importanza dell’evento internazionale e la sensibilità ambientale degli studenti, resta il fatto che il tempo scolastico perso è cruciale e potrebbe non essere facilmente recuperabile, nonostante sia ancora l’inizio dell’anno. Concedere agli studenti la libertà di saltare verifiche e lezioni potrebbe instaurare un precedente pericoloso, dove l’attivismo potrebbe facilmente oscurare la necessità di un solido impegno accademico.
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