Il Forte di Exilles, situato nell’omonimo comune della Val di Susa, rappresenta uno dei pilastri fondamentali della difesa piemontese, insieme ai complessi di Vinadio e Fenestrelle. Grazie alla sua collocazione privilegiata, ha svolto un ruolo cruciale nel respingere truppe che avanzavano da entrambi i lati della valle. Ma la sua importanza è riconosciuta non solo in ambito militare. Il forte ha anche fatto da cornice a pellicole cinematografiche come “Bertoldo, Bertoldino e Cacasenno” (1984) diretto da Mario Monicelli e “Richard the Lionheart” (2013) di Stefano Milla. La leggenda della Maschera di Ferro e il recente ritrovamento fotografico del presunto fantasma rendono questo luogo ancora più affascinante, rendono il Forte di Exilles una destinazione imperdibile per chiunque visiti la Val di Susa.
Exilles si erge a 870 metri di altitudine in alta Val di Susa, lungo il percorso della famosa via Francigena. Questa località ha radici profonde, testimoniato dalla sua occupazione in tempi preistorici e celtici. L’evoluzione del paese è strettamente legata all’importanza del suo forte, che ha guadagnato particolare rilevanza nel 1882, quando l’Italia siglò la Triplice Alleanza con Austria-Ungheria e Germania. Questo impegno geopolitico spinse il governo italiano a investire risorse significative nella ristrutturazione del forte. Ciò rese Exilles uno dei comuni più popolati della Val di Susa. Tuttavia, il declino della presenza militare ha diminuito la sua importanza strategica. Da notare anche un breve periodo di italianizzazione forzata: durante il fascismo, Exilles fu rinominato Esille, ma riacquistò il suo nome originale nel 1953.
La prima menzione documentata del Forte di Exilles risale al VII secolo, in un riferimento a una fortificazione primitiva distrutta dai Franchi. Attraverso i secoli, il forte ha cambiato mani e forma molte volte, riflettendo le mutevoli esigenze della geopolitica e dell’arte militare. Ha visto occupazioni francesi, rafforzamenti e demolizioni, passando tra le mani di potenti come Carlo II di Savoia e Napoleone Bonaparte. L’architettura del forte ha subito numerose modifiche, tra cui l’aggiunta della Rampa Reale e la costruzione intorno al Cortile dei Cavalieri. Dopo l’abbandono nel 1943, la Regione Piemonte ne ha preso possesso nel 1978, lavorando per valorizzarlo e restaurarlo.
Tra il 1681 e il 1687, un enigmatico prigioniero fu rinchiuso nelle fredde mura del Forte. Questa figura è comunemente conosciuta come “La Maschera di Ferro”, un personaggio il cui vero nome e le reali circostanze della sua prigionia rimangono, ancora oggi, un arcano. La storia racconta di un individuo rinchiuso per ordine del re di Francia, Luigi XIV. La peculiarità stava nel fatto che il prigioniero portasse sempre un panno di velluto, fissato al viso con cinghie di metallo, da cui il suo famigerato nome.
Personalità di spicco dell’epoca, come Voltaire e Alexandre Dumas, rimasero affascinati da questo mistero, offrendo le proprie interpretazioni e versioni. Voltaire, durante la sua prigionia alla Bastiglia, apprese di questa figura misteriosa e la sua straordinaria condizione: nonostante fosse prigioniero, riceveva cibo di qualità, vestiti lussuosi e aveva persino il permesso di leggere.
Il mistero della Maschera di Ferro è corroborato da documenti storici. Un carteggio tra il Marchese di Louvois, Ministro della Guerra francese, e Bénigne Dauvergne de Saint-Mars, governatore della prigione di Pinerolo e successivamente della Bastiglia. Queste lettere rivelano che il prigioniero misterioso fu trasferito dal Forte di Exilles alle Isole di Lerino in Costa Azzurra, e in seguito alla Bastiglia a Parigi.
Un altro aspetto affascinante della storia di Exilles è la recente scoperta di un fantasma all’interno del forte. Durante una visita, la Paranormal Photography Investigation ha rivelato quattro fotografie in sequenza che ritraggono quello che sembra essere un volto spettrale. Queste immagini hanno rapidamente attirato l’attenzione e hanno sollevato numerose speculazioni e curiosità.
La veridicità delle immagini è ancora sotto analisi. Tuttavia, il fascino che esse hanno generato ha reso il Forte di Exilles ancora più intrigante agli occhi del pubblico.
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