Emergenza freddo nelle scuole di Torino: genitori e docenti in allarme
Situazione allarmante nelle scuole dell’area metropolitana di Torino: oltre 100 istituti affrontano problemi di riscaldamento
Nell’area metropolitana di Torino si registra una situazione preoccupante: oltre cento scuole segnalano gravi problemi di riscaldamento. Gli studenti di numerose istituzioni educative, da Torino a Ivrea, da Pinerolo a Chieri e Susa, stanno affrontando il freddo intenso a causa di caldaie malfunzionanti, termosifoni guasti e infissi danneggiati. Questo scenario, documentato dal quotidiano La Stampa, lascia al freddo numerosi giovani.
Disagi e soluzioni temporanee
Secondo quanto riportato su La Stampa, emergono casi emblematici come quello della famiglia di Corrado Ventura e Federica Vacca, i cui figli studiano all’Oscar Romero di Rivoli. Dopo una settimana di lezioni in aule a soli 15 gradi, il loro figlio, che ha disabilità, ha contratto la bronchite. Questo ha causato non solo difficoltà nell’organizzazione familiare, ma anche il rinvio di un importante appuntamento medico. Secondo la preside Luisa Rossi, i problemi sono legati ai lavori di ristrutturazione effettuati dalla Città metropolitana, che comportano l’apertura delle finestre e la conseguente riduzione della temperatura nelle aule.
Un altro istituto, il Majorana di Torino, riscontra difficoltà simili. Il preside segnala l’impossibilità di svolgere lezioni in aule dove la temperatura scende a 17 gradi. La soluzione temporanea adottata è quella di spostare gli studenti nei laboratori riscaldati, mentre le classi più fredde sono utilizzate per le attività di educazione fisica.
Il liceo scientifico Gino Segre evidenzia una situazione altrettanto grave, con studenti costretti a indossare indumenti termici per resistere al freddo. I genitori si confrontano quotidianamente su questa problematica, che sta diventando insostenibile.
Anche la scuola Silvio Pellico di Chieri è sotto osservazione, dove gli studenti cercano calore attaccandosi ai termosifoni, che però vengono spenti nel pomeriggio. Secondo il genitore Davide Staltari, vi è una discrepanza tra le temperature rilevate dai tecnici e quelle dichiarate dalla preside.