Le iscrizioni dei nuovi progetti dei Distretti del Commercio sono aperte fino al 2 ottobre 2023. Questi progetti costituiscono il principale strumento di politica regionale per valorizzare i territori del Piemonte nel triennio 2023-2025, con un budget di 8.794.500 euro. Al bando possono partecipare i Distretti del Commercio che sono inseriti nell’elenco regionale del Piemonte, ma che non hanno ricevuto contributi nella precedente programmazione 2022-2024.
L’assessore alla Cultura, Turismo e Commercio, Vittoria Poggio, ha sottolineato l’impegno nel coinvolgere tutti i territori e ampliare la rete dei distretti. «Abbiamo mantenuto l’impegno di non lasciare indietro nessuno e di coinvolgere altri territori per estendere ulteriormente la rete dei distretti. I progetti che non erano riusciti a intercettare i fondi nella programmazione precedente saranno infatti recuperati sapendo che la pianificazione regionale proseguirà nel prossimo triennio con una dotazione finanziaria di 8.794.500 euro», ha commentato.
I progetti strategici candidati al contributo regionale possono includere diverse tipologie di spese, come quelle per la qualificazione urbana, il design urbano, gli spazi pubblici, la sistemazione delle aree mercatali, la riqualificazione e rigenerazione urbana, politiche di riuso degli spazi sfitti, il recupero e la valorizzazione dei locali commerciali storici, la consegna delle merci a domicilio, e la creazione di un sistema organizzato e agile per la distribuzione delle merci, nonché servizi di formazione, informazione e accompagnamento degli imprenditori e addetti del settore della distribuzione. Inoltre, sono previsti interventi per l’ammodernamento e il miglioramento dell’esteriorità delle attività commerciali, come vetrine, insegne, facciate, tende, pergole, dehor, banchi mercati e illuminazione esterna.
Ciascun Distretto può presentare e candidare un solo progetto strategico, ottenendo agevolazioni sotto forma di contributo a fondo perduto, pari all’80% della spesa progettuale ammessa fino a un massimo di 250.000 euro, fino all’esaurimento delle risorse disponibili. Inoltre, sono previsti contributi di parte corrente pari all’80% della spesa fino a un tetto massimo di 36.300 euro per ciascuna istanza comunale.
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