I pazienti che hanno superato l’infezione del virus e si sono sottoposti al vaccino hanno sviluppato un’immunità “sovrumana” al Covid-19
Secondo nuovi studi, alcune persone hanno una “immunità sovrumana” per combattere il COVID-19 se hanno precedentemente affrontato il virus e ricevuto due dosi di vaccino. I ricercatori hanno affermato che le persone che hanno avuto un’esposizione “ibrida” al COVID-19 – compresa l’infezione e poi la vaccinazione completa – hanno sviluppato una vigorosa risposta immunitaria e sono potenzialmente in grado di combattere la maggior parte delle varianti.
Un nuovo studio della Rockefeller University ha scoperto che gli anticorpi nelle persone che hanno avuto un’esposizione ibrida hanno raggiunto livelli molto alti. “Queste persone hanno risposte sorprendenti al vaccino”, ha dichiarato alla NPR la virologa della Rockefeller University Theodora Hatziioannou, che ha contribuito a guidare lo studio. “Dopo le infezioni naturali, gli anticorpi sembrano evolversi e diventare non solo più potenti ma anche più ampi. Diventano più resistenti alle mutazioni all’interno del virus”. In pratica, i pazienti sviluppano una sorta di “immunità sovrumana” contro il Covid-19 al punto da poter neutralizzare sei varianti, come ad esempio l’ormai nota variante Delta.
Le ipotesi sulla terza dose di vaccino
Lo studio del Rockefeller ha incluso dati su 14 pazienti. “Ogni paziente ha mostrato lo stesso fenomeno”, ha spiegato Hatziioannou. “Sono abbastanza sicura che una terza dose di vaccino contro il Covid-19 aiuterà gli anticorpi di una persona ad evolversi ulteriormente, e forse acquisiranno una certa estensione. Tuttavia, non è chiaro se riusciranno mai ad ottenere l’ampiezza che si vede dopo l’infezione naturale”, ha precisato.
“Nella nostra ricerca, vediamo già un po’ di questa evoluzione anticorpale nelle persone appena vaccinate. Probabilmente questo avviene più velocemente nelle persone che sono state infettate”, ha commentato l’immunologo dell’Università della Pennsylvania John Wherry .