Nuove denunce della DIGOS a carico di altri 15 anarchici, accusati di aver danneggiato il centro di Torino durante il corteo di sabato 4 marzo 2023. Questi, non tutti residenti nel capoluogo piemontese, si aggiungono agli altri 37 manifestanti già denunciati nelle scorse ore.
La manifestazione di sabato doveva essere un corteo di solidarietà verso l’anarchico Alfredo Cospito, il torinese in sciopero della fame per protestare contro il “regime di 41 bis” recentemente confermato dal ministro della giustizia Carlo Nordio. In breve tempo, però, è scoppiata una vera e propria guerriglia urbana, con cartelli divelti usati come ariete, lancio di petardi, bombe carta, sassi e bottiglie, lunotti delle auto in frantumi e muri di alcuni edifici imbrattati, così come l’obelisco di piazza Savoia.
I 15 anarchici – identificati grazie alle telecamere di sorveglianza – sono stati denunciati con l’accusa di possesso di oggetti atti ad offendere e resistenza a pubblico ufficiale. Secondo quanto emerso, facevano da staffetta per rifornire di pietre e altri oggetti utili ai danneggiamenti gli altri manifestanti violenti. A seguito di due tentativi falliti perché pedinati, il gruppo sarebbe riuscito a caricare un carrello con i rifornimenti per gli assalti. A quel punto la Polizia li ha intercettati e ha sequestrato il tutto.
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