La Real Chiesa di San Lorenzo a Torino: un affascinante viaggio tra storia, architettura e segreti nascosti
Nella suggestiva Piazza Castello a Torino sorge una delle chiese più magnifiche della città, ovvero la Real Chiesa di San Lorenzo, costruita dai Savoia e dedicata al Santo dopo la loro vittoria sui francesi il 10 Agosto 1557, giorno di San Lorenzo. Nonostante la sua importanza, l’entrata della chiesa è difficile da individuare, in quanto priva di facciata. Questo rende ancora più sorprendente la cupola che spicca nello skyline della città.
Il progetto della facciata, ideato da Guarino Guarini, non fu mai realizzato per volontà dei Savoia, che non volevano rovinare l’armonia della piazza e l’importanza del Palazzo Reale. Ad ogni modo, c’è un segreto che non tutti conoscono riguardante questa chiesa. Al suo interno si trovano alcuni dipinti nascosti, visibili solo in determinati giorni dell’anno e con precise condizioni meteorologiche.
I “segreti” di Guarino Guarini
Guarino Guarini, oltre ad essere un talentuoso architetto, era appassionato di astronomia e ha dimostrato la sua genialità all’interno della chiesa di San Lorenzo. Osservando le cappelle radiali della chiesa, è possibile notare che al centro di ogni stella a sei punte si trova un oculo. Gli oblò delle cappelle rimangono appositamente al buio e non permettono di vedere l’interno. Per due volte l’anno, durante l’Equinozio di Primavera e d’Autunno, verso mezzogiorno, se la giornata è serena, la luce solare entra dalla cupola e colpisce l’oblò della prima cappella accanto all’altare.
In questo modo, appare magicamente un affresco segreto, quello di Dio Padre Benedicente, che durante il resto dell’anno rimane nascosto agli occhi dei visitatori. Lo stesso gioco di luci con la relativa apparizione di un altro affresco si verifica nell’oblò della cappella opposta. Guarini lasciò senza alcun affresco gli oculi non illuminati dalla luce solare in queste particolari giornate, con l’obiettivo di focalizzare l’attenzione dei fedeli sul messaggio celato nella chiesa ed enfatizzarne l’importanza.
