La leggenda del fantasma Castello Ducale di Agliè: la storia della “mostruosa” nobildonna vissuta verso la fine del ‘600
A pochi passi da Torino, a circa 30 chilometri di distanza, vi è il famoso Castello Ducale di Agliè. La struttura fa parte delle Residenze Sabaude del Piemonte. Nacque nel medioevo, ma nel ‘600 il proprietario Filippo San Martino, consigliere di Cristina di Francia, commissionò all’architetto Amedeo di Castellamonte alcune modifiche. Il castello venne acquistato dai Savoia nella seconda metà del 1700 dove divenne tenuta reale subendo ulteriori migliorie. Come in ogni castello che si rispetti, anche Agliè ha il suo fantasma.
La principessa Vittoria di Savoia Soisson
Lo spettro che infesta il Castello di Agliè è una nobildonna, la principessa Vittoria di Savoia Soisson. Nata a Torino nel 1683, moglie del principe Federico, Duca di Hildburgausen, sembra che avesse un aspetto orribile. Le sue sembianze sono mostrate chiaramente dal busto scolpito da Piero Orso, presente nella tenuta. Morì a Torino nel 1763.
La sua dama d’onore, la contessa Angelica Von Kottulin Lodron, la descrive impietosamente nelle proprie Memorie: “La sua figura era brutta, piccola, assai pingue, occhietti neri, un gran naso lungo, una bocca sottile e una fronte bassa, vestita da vecchia francese della borghesia, con delle cuffie a quattro barbine e degli abiti molto semplici e all’antica”.
Attenzione alle notti senza luna
Secondo i racconti di un soprintendente che visse per molto tempo all’interno del castello negli anni Cinquanta dello scorso secolo, sembra che lo spirito della nobildonna infesti ancora oggi la tenuta. Si racconta della rottura continua dei vetri di alcune stanze del torrione destro dovuti alla presenza del fantasma che preferisce vagare nelle sale nelle notti senza luna. La sua presenza è sempre accompagnata da sospiri e misteriosi fruscii.