Passeggiando per Torino è impossibile non notare un particolare palazzo del quartiere Vanchiglia, più precisamente in via Giulia di Barolo, all’angolo con corso San Maurizio. Si tratta di Casa Scaccabarozzi, meglio conosciuta dai torinesi col nome di Fetta di Polenta. In passato i residenti erano soliti chiamarla anche “Casa luna” o “la Spada”.
L’edificio risale al 1840 ed è opera di Alessandro Antonelli, il famoso progettista della Mole. Il soprannome “Fetta di Polenta” è puramente “visivo”: l’edificio è stretto e giallo, proprio come se fosse una fetta del piatto tipico nostrano. Il nome originale, invece, trae ispirazione dalla moglie di Antonelli, Francesca Scaccabarozzi. La coppia abitò all’interno del palazzo per alcuni anni, per mostrare al pubblico la sua solida stabilità, dato che nessuno voleva trasferirsi lì perché temeva che potesse crollare.
Le voci furono ulteriormente smentite grazie anche alla resistenza della stessa struttura di fronte all’esplosione della regia polveriera di Borgo Dora, avvenuta il 24 aprile 1852, che provocò gravi danni in molti edifici della zona. Il palazzo è alto 24 metri, ha nove piani, tra cui due sotterranei, collegati da una scala a forbice. I lati sono molto stretti e misurano 16m x 5m x 54cm. Nel lato più stretto è presente la canna fumaria.
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