Bimba morta a Torino: il compagno della madre “gravemente indiziato”
Primi risvolti sul caso della bimba di 3 anni morta a Torino in via Milano: il suo patrigno è in stato di fermo perché “gravemente indiziato”
Secondo quanto riportato su TorinOggi, ci sono alcuni risvolti circa la vicenda di Fatima, la bimba morta a soli 3 anni precipitata da un balcone di via Milano a Torino la notte del 13 gennaio. La Procura ha fermato Azhar Mohssine, 32 anni di origine marocchina, compagno della madre della bimba, italiana di 41 anni.
Gli investigatori della Squadra Mobile hanno disposto il fermo del trentaduenne perché “gravemente indiziato dell’omicidio” della piccolina. Un provvedimento adottato a seguito di serrate indagini e di una ricostruzione sommaria assieme ad una prima qualificazione giuridica che sarà sottoposta al vaglio del giudice nelle prossime ore. Al momento della tragedia l’uomo si trovava visibilmente ubriaco e in stato di alterazione.
La testimonianza della dipendente del Panificio
La redazione di TorinOggi ha intervistato Stefania, la dipendente del Panificio della Basilica che per prima ha prestato soccorso alla piccola. La giovane, in lacrime, ha raccontato quei terribili attimi. “Ho finito il mio orario di lavoro, erano le nove di sera circa. Poi ho sentito una persona che parlava in lingua straniera e una in italiano. Sentivo discutere, non sembrava litigassero. Poi ho sentito un boato, come una cassa d’acqua che cade per terra”.
“Mi sono affacciata sul cortile per dire loro di abbassare la voce, ma quando ho aperto la porta ho visto la bambina per terra. Respirava con affanno, il polso era debole ed era molto fredda. Allora l’ho coperta con la mia giacca, ho detto subito al mio compagno di chiamare i soccorsi, che sono arrivati velocemente. La mamma è scesa subito, continuava a dire ‘la mia bambina, la mia bambina’, nel frattempo è arrivato il compagno”.