Bicerin: storia della tipica bevanda di Torino
La tipica bevanda torinese nota come “Bicerin” ha una storia secolare: ecco com’è nata questa delizia apprezzata in tutto il mondo…
Il Bicerin (“bicchierino” in piemontese) è una tipica bevanda calda originaria di Torino: la sua storia è centenaria e risale alla seconda metà del 1700. All’inizio vi erano ben tre varianti: pur e fior (l’attuale cappuccino), pur e barba (caffè e cioccolato), un pòch ëd tut (un po’ di tutto), ovvero con tutti e tre gli ingredienti miscelati. Questa versione prevalse sulle altre per l’altissima richiesta. Nel 2001 la bevanda ha ufficialmente ottenuto il riconoscimento come prodotto agroalimentare tradizionale del Piemonte. Tra i grandi appassionati del Bicerin troviamo Camillo Benso conte di Cavour, Pablo Picasso e Umberto Eco, che citò lo storico caffè “Al Bicerin” nel testo “Il cimitero di Praga”.
Le origini
Nella prima metà del Settecento a Torino cominciarono a nascere i primissimi laboratori di cioccolato. Tra i primi a cimentarsi in quest’arte dolciaria ci fu Giuseppe Dentis, che nel 1763 decise di vendere dell’acquacedrata. Aprì quindi una piccolissima bottega di fronte all’ingresso del Santuario della Consolata. Tuttavia, la bevanda a base di cedro e limone era tipicamente estiva, così Dentis decise di proporre dei prodotti per l’inverno. Cominciò a produrre confetti e praline di cioccolato, oltre alle bevande alcoliche.
Poco dopo, inventò una bevanda analcolica a base di latte, caffè, panna e cacao, servita calda e adatta ai palati di tutte le età: il bicerin. Lo storico caffè venne modificato nel 1856, su progetto dell’architetto Carlo Promis, dove ad oggi possiamo ancora ammirare l’attuale palazzo.