Partita epica all’ATP Masters 1000: Berrettini gioca da campione, resiste per quasi tre ore ma cede a Fritz 7-5 6-7 7-5
Matteo Berrettini esce a testa altissima dal Masters 1000 di Miami, eliminato nei quarti di finale da Taylor Fritz dopo un match combattuto punto a punto e durato due ore e 46 minuti. Il punteggio finale – 7-5 6-7(7) 7-5 per l’americano – non rende pienamente giustizia alla prestazione del tennista romano, che ha lottato con cuore, testa e potenza, riuscendo addirittura ad annullare sei match point nel secondo set.
Berrettini ha dimostrato di essere tornato competitivo ai massimi livelli, dopo mesi difficili segnati dagli infortuni. La sconfitta brucia, ma la prestazione è un segnale fortissimo in vista della stagione sulla terra rossa, superficie a lui congeniale, dove potrà giocare con meno pressione e tentare di risalire nel ranking ATP, oggi fermo alla posizione 27.
COLD 🥶
— Tennis TV (@TennisTV) March 28, 2025
All SIX match points saved by @MattBerrettini to force a decider against Fritz!#MiamiOpen pic.twitter.com/DFpuoEMobw
Un primo set equilibrato, un secondo da leggenda: Berrettini tiene testa alla testa di serie n.3
Il match si apre con uno scambio di break nei primi giochi. Berrettini parte forte, strappa la battuta all’americano come aveva fatto nei match precedenti contro Bergs e de Minaur. Ma Fritz risponde subito, approfittando di un errore e riequilibra la situazione. Entrambi iniziano a servire bene, ma è l’americano a salire di livello, soprattutto in risposta. Sul 6-5 in suo favore, si procura due set point e chiude il primo parziale per 7-5.
Nel secondo set entrambi alzano ulteriormente il livello. Berrettini sfiora il 90% di prime in campo, Fritz risponde con freddezza. Il game decisivo arriva sul 5-4 per l’americano, che va a due punti dal match. Berrettini non molla, risponde colpo su colpo, anche quando il destino sembra avverso: sul 6-5, due colpi sfortunati con il nastro lo portano sotto 15-40. Fritz si guadagna due match point, ma Berrettini li annulla con coraggio e servizio.
Il tiebreak è da antologia: l’americano vola sul 6-3 e ha altri tre match point. Ma Matteo, con due ace e una palla corta perfetta, li cancella tutti. Si arriva sul 6-6. Fritz piazza un altro ace, ma Berrettini spara un servizio a 220 km/h e annulla anche il sesto match point. Poi guadagna il suo primo set point e lo sfrutta con due dritti vincenti, chiudendo 9-7 tra l’urlo liberatorio e uno sguardo di fuoco inquadrato dalle telecamere che ha fatto impazzire i social.
Terzo set combattutissimo: Fritz approfitta di una palla break nel finale e chiude al settimo match point
Nel terzo e decisivo parziale i due contendenti giocano senza concedere palle break fino al decimo game. Berrettini appare in forma, solido anche fisicamente, ma sul 5-5 arriva la svolta: Fritz si guadagna una palla break, Berrettini l’annulla con un dritto a sventaglio, poi con un ace salva anche la seconda. Ma il game si prolunga e, alla terza occasione, l’americano trova il colpo giusto aiutato da un pizzico di fortuna.
Sul 6-5 Fritz va a servire per il match. Al settimo match point complessivo, riesce finalmente a chiudere l’incontro. Berrettini esce tra gli applausi, consapevole di aver messo in campo una prestazione di altissimo livello, tenendo testa al numero 4 del mondo in uno dei match più intensi del torneo.
Sui social esplode il tifo per Matteo: grinta, cuore e lo sguardo che racconta il suo ritorno
L’urlo liberatorio e lo sguardo di fuoco di Berrettini, dopo il secondo set, sono diventati virali. I social hanno celebrato la sua resilienza, la capacità di reagire nei momenti più complicati e l’emozione che ha saputo trasmettere. Punto dopo punto, set dopo set, partita dopo partita, Matteo sta ritrovando se stesso. E, anche se la vittoria è sfumata, il messaggio è chiaro: il Berrettini dei grandi match è tornato.
