Attacco da parte di un gruppo di No Tav incappucciati, appartenenti all’ala più estrema del movimento, ai danni dei cantieri di San Didero e Chiomonte nella Val di Susa. Circa cinquanta attivisti hanno lanciato molotov, petardi, bombe carta e sassi contro le forze dell’ordine, che hanno risposto con l’uso di lacrimogeni. In un punto denominato Baraccone, hanno tentato di abbattere il cancello principale usando un argano. Gli attacchi si sono verificati in più punti.
Durante l’attacco a San Didero, i No Tav hanno danneggiato le recinzioni, tagliando diversi metri di filo spinato con cesoie e una scala. Dopo oltre un’ora di scontri, gli attacchi sono terminati e l’autostrada A32 da Torino a Bardonecchia è stata riaperta. La marcia iniziale era partita dalla stazione ferroviaria di Susa, dove circa cinquecento manifestanti si erano diretti verso San Didero, dove una cinquantina di essi si sono travisati e hanno attaccato il cantiere. Allo stesso tempo, una trentina di persone incappucciate ha tentato un blitz a Chiomonte, in Val Clarea. L’attacco più grave è avvenuto a San Didero, dove sono state lanciate due molotov, oltre a bombe carta, razzi e grossi petardi collegati a bombole di gas.
La polizia sta lavorando per identificare i responsabili dei disordini. Alcuni collettivi, che hanno partecipato al Climate Social Camp a Torino nei giorni precedenti, hanno preso parte alla marcia, con attivisti che sono giunti anche da fuori città, in particolare da Bologna e dal Veneto.
“Si tratta di un’azione vile e intollerabile. Tali episodi devono essere condannati e puniti severamente – la severa condanna del Consigliere Regionale del Gruppo Lega Salvini Piemonte, Andrea Cerutti – Mettere a rischio la vita degli operatori del cantiere e delle forze dell’ordine che vi sono a presidio con il lancio di razzi e molotov è un atto criminale che merita la ferma condanna da parte di tutte le forze politiche. La realizzazione di un’infrastruttura fondamentale come la TAV non può e non deve essere messa a repentaglio da simili atti di terrorismo”.
“A distanza di una settimana, assistiamo all’ennesima violenza NO Tav in Valle di Susa. Atti simili vanno condannati “senza se e senza ma”: la Valsusa non può continuamente ad essere teatro di scontri e focus delle guerriglie anarchiche”, ha dichiarato Ilaria Miceli, coordinatrice Lega giovani Val di Susa.
“Ciclicamente, in concomitanza dello svolgimento del Festival Alta Felicità a Venaus, riemergono proteste e ribellioni. L’anno scorso, a fine Agosto, lo stesso paese ospitava il campeggio allestito dagli studenti Ksa e sotto la regia del centro sociale Askatasuna si sono verificate analoghe situazioni a quelle di domenica”.
“Da valsusina ritengo che gli assalti del movimento NO Tav arrechino un forte danno all’economia ed al turismo della zona. I turisti che in queste giornate visitano la nostra Valle non possono e non devono subire i disagi provocati da dei facinorosi. È intollerabile dover chiudere un’arteria importante come la A32 per colpa di atti criminali come quelli che si sono verificati nella giornata di ieri”.
“Esprimo tutta la mia solidarietà alle forze dell’ordine e agli operatori del cantiere che subiscono violenze incessanti da parte degli attivisti e mi auguro che presto la Valsusa venga valorizzata e non ricordata per questi disdicevoli avvenimenti”, ha concluso Miceli.
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