In questi ultimi tempi è tornata a circolare online una notizia alquanto preoccupante che afferma la presenza di amianto all’interno del DAS, la famosa consistenza pastosa che stimola la creatività dei più piccoli. Ma come può essere possibile? Facciamo chiarezza: sì, all’interno del DAS erano presenti delle fibre di amianto, ma si parla di un periodo specifico e di molti anni fa, precisamente tra gli anni Sessanta e Settanta.
Da qualche tempo, la notizia circolava senza conferme ufficiali. A quanto pare, però, la ricerca condotta dall’Istituto per lo studio e la prevenzione oncologica della Toscana sembra aver fugato ogni dubbio. Il quantitativo di fibre di amianto contenute nel DAS era circa il 30% della composizione totale.
Proprio per questo, come spiegato dall’igienista del lavoro Stefano Silvestri, “il rischio era maggiore tra il 1962 e il 1966 quando il Das era venduto in polvere e doveva essere amalgamato con acqua per creare l’impasto da modellare”. A partire dal 1976, fortunatamente, la ricetta del DAS è cambiata: la cellulosa ha sostituito l’amianto e la sua confezione ha cambiato completamente aspetto. Ergo, da decenni ormai il DAS ha eliminato l’ingrediente dannoso ed ha rispettato tutti gli standard per essere immesso sul mercato.
Dal 1994 ad oggi il DAS viene prodotto dalla F. I. L. A. Fabbrica Italiana Lapis ed Affini, la quale tiene a sottolineare che si tratta di un un prodotto sicuro e completamente distante dagli ingredienti nocivi degli anni Settanta. “Il prodotto in commercio in Italia e all’estero è perfettamente sicuro e pienamente conforme alle normative vigenti”, hanno reso noto dall’azienda.
“Sia in ambito comunitario che negli Stati Uniti, la composizione del DAS in termini di formulato è stata esaminata da organismi accreditati, che ne hanno confermato la piena sicurezza per l’utilizzo da parte di bambini ed adulti. In dettaglio, i prodotti a marchio DAS oggi disponibili sul mercato sono conformi alla Direttiva Giocattoli 2009/48 CE. Rispondono inoltre pienamente alla Norma Armonizzata EN 71 parti 1, 2 e 3:2013 in ambito europeo, nonché all’ASTM D-4236 negli USA. Infine, a ulteriore garanzia della sicurezza del prodotto, la pasta DAS è Dermatologicamente testata”.
Nel periodo “incriminato”, però, questo prodotto riuscì a totalizzare la vendita di ben 55 milioni di confezioni. Forse qualcuno può ancora tenere conservato un piccolo lavoro dei suoi genitori in soffitta o in cantina, cosa fare in questo caso? Secondo gli studiosi, non c’è bisogno di andare nel panico, basta prestare attenzione a non danneggiare il manufatto. Il rischio per la salute scatterebbe esclusivamente se si inalasse la polvere del DAS. Tuttavia, se nella peggiore delle ipotesi un oggetto fatto con il DAS contenente amianto si polverizzasse, ci sarebbe un rischio di esposizione, non la certezza matematica di contrarre una malattia.
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