Il medico consulente della Procura generale di Torino respinge la richiesta degli arresti domiciliari per Alfredo Cospito
Il medico consulente della Procura generale di Torino ha stabilito che le condizioni di salute di Alfredo Cospito non richiedono il trasferimento in regime di detenzione domiciliare. Cospito è un anarchico che si trova in sciopero della fame da oltre 5 mesi, ma secondo il medico, la sua salute è ancora compatibile con la detenzione in una struttura detentiva dove possono essere garantiti i necessari controlli clinici, laboratoristici e strumentali.
Il tribunale di Sorveglianza di Sassari e quello di Milano hanno rigettato la richiesta di differimento pena ai domiciliari per Cospito, nonostante la sua situazione di salute precaria, a causa della sua estrema pericolosità sociale. Il detenuto è infatti collegato all’Associazione terroristica denominata FAI/FRI, che è ancora operativa, e che recentemente ha rivendicato gravi fatti, come il rinvenimento di un ordigno esplosivo all’ingresso del Tribunale di Pisa avvenuto nel febbraio 2023.
Monitorato in ospedale
Il medico incaricato dal Procuratore generale di Torino, Francesco Saluzzo, monitora costantemente la salute di Cospito e ha consigliato di mantenere il detenuto nel “reparto di Medicina Protetta dell’ospedale San Paolo dove è attualmente allocato”. Inoltre, Cospito è sottoposto a monitoraggio elettrocardiografico continuo al fine di cogliere precocemente eventuali turbe del ritmo cardiaco.
In sintesi, nonostante le precarie condizioni di salute, Alfredo Cospito dovrà rimanere in detenzione in una struttura detentiva dove possono essere garantiti i necessari controlli clinici, a causa della sua estrema pericolosità sociale e dei suoi collegamenti con l’Associazione terroristica FAI/FRI.