Marco Travaglio difende Matteo Salvini in un insolito editoriale, definendo le accuse pubblicate su La Stampa come una “trappola”
Il giornalista Marco Travaglio ha smontato la notizia pubblicata su La Stampa sul presunto intervento russo su Matteo Salvini in merito alla caduta del governo Draghi. Il direttore de Il Fatto Quotidiano ha scritto un lungo ed insolito editoriale dove difende il leader della Lega, definendo il caso come una vera e propria “trappola” architettata dal giornale La Stampa, puntando il dito contro Jacopo Iacoboni.
“Stavamo per cascare nella trappola dello scoop della Stampa sul ruolo dell’ambasciata russa nella decisione di Salvini di negare la fiducia a Draghi. Poi ci ha aperto gli occhi una prova più rocciosa della smentita di Gabrielli: la firma di Jacopo Iacoboni. Noto negli ambienti del fantasy perché vede Putin dappertutto, anche nella siccità e nell’acidità di stomaco, il commissario Iacoboni è il segugio che smascherò la Mata Hari putinian-grillina Beatrice Di Maio, salvo scoprire che era la moglie di Brunetta (che ora si spera segua il marito nei Democratici Progressisti cari anche a Iacoboni)”, afferma senza mezzi termini.
Il responsabile della caduta del Governo
Secondo Travaglio, l’unico responsabile della caduta del Governo Draghi è solo e unicamente lo stesso ex premier: “Del resto, se la caduta di Draghi l’avesse voluta Putin, il suo primo complice sarebbe Draghi, che vi si è impegnato molto più di lui: per fare un dispetto a Putin gli sarebbe bastato non insultare la Lega e i 5Stelle mentre chiedeva loro la fiducia. Invece s’ è sfiduciato da solo, putiniano che non è altro”.