Oggi, 21 aprile 2022, i lavoratori precari della sanità hanno indetto una manifestazione presso la sede del Consiglio regionale a Torino
Nella mattinata di oggi, 21 aprile 2022, i lavoratori precari del settore della sanità hanno indetto una manifestazione di fronte la sede del Consiglio regionale Piemonte, a Torino. La protesta mira a chiedere lo stop ai licenziamenti e la stabilizzazione degli oltre 5.000 dipendenti che hanno prestato servizio nel corso dell’emergenza COVID-19.
“Sono stato assunto per la campagna vaccinale dall’autunno del 2020. Il contratto era di 36 ore settimanali, ma ho affrontato turni da 60/70 ore settimanali per affrontare la crisi, quando facevano 500.000 vaccini al giorno. Tante promesse, ma ora siamo qui perché precari”, ha raccontato alla redazione di TorinOggi l’amministrativo precario Alessio Casellati.
“Una bomba che sta per scoppiare”
“La sanità regionale è una bomba che sta per scoppiare, ma scoppia sempre quando arriva in mano al più piccolo. Dobbiamo garantire che il servizio sanitario regionale stia in equilibrio. I licenziamenti sono in corso, al netto di quello che dice la Regione: è a rischio la sicurezza nei vari setting assistenziali della sanità”, ha dichiarato Nazzareno Arrigò, rsu Uil.
Nel frattempo, proprio nelle scorse ore, il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio ha dichiarato che l’onere di stabilizzare i lavoratori del settore sanitario spetta al Governo. “La stabilizzazione non è discrezionale, ma è presa da una legge dello Stato che prevede che chi ha svolto una determinata professione nella pubblica amministrazione per un determinato periodo di tempo hai diritto a essere stabilizzato”, ha commentato. “Ben vengano le manifestazioni in piazza, perché così ci aiutano a chiedere risorse al Governo”.
