
Il tragico incidente sugli sci: il salto, le fratture e le ultime parole di Marco Degli Uomini
Un drammatico incidente ha spezzato la vita di Marco Degli Uomini, giovane promessa dello sci, morto dopo una rovinosa caduta sulle piste dello Zoncolan, nelle Alpi Carniche. Sabato mattina, durante una discesa di allenamento, il 18enne ha perso il controllo dopo un salto di 40 metri, atterrando in modo scomposto e riportando fratture multiple a entrambe le gambe, a un polso e un grave trauma cranico.
Nonostante la sua giovane età e il fisico atletico, le sue condizioni sono apparse subito critiche. Trasportato d’urgenza all’ospedale di Udine, il ragazzo è entrato in coma e ieri mattina i medici hanno comunicato la notizia più temuta: Marco non ce l’ha fatta.
Il sogno di diventare maestro di sci spezzato da un destino crudele
Sabato mattina Marco era sulle piste dello Zoncolan per un allenamento, in vista del SuperG dei campionati regionali children, gara riservata ai ragazzi tra i 14 e i 16 anni, in cui avrebbe fatto da apripista. “Gli impianti avevano appena aperto e c’era pochissima gente in pista”, racconta Manuel Menti, vicepresidente dello sci club Monte Dauda, di cui Marco faceva parte da oltre dieci anni.
Poco prima dell’incidente, due amici lo precedevano in discesa. Poi, il salto fatale. Quando Menti lo ha raggiunto, il giovane sciatore era già sulla barella, cosciente ma dolorante. “Cos’hai combinato, Marco?”, gli ha chiesto. “Ho fatto un disastro, ho rotto le gambe”, ha risposto il 18enne. Poi il trasporto in elicottero all’ospedale di Udine e, il giorno dopo, la tragica notizia della sua morte.
Una giovane promessa dello sci strappata alla vita troppo presto
Nato a Tolmezzo, Marco Degli Uomini era un atleta di talento, con diversi trofei di categoria alle spalle e una carriera promettente. Oltre allo sci alpino, aveva conquistato il titolo di campione italiano junior di short track, una passione che lo aveva reso un velocista naturale.
“Era un ragazzo solare, disponibile con tutti, anche con i suoi avversari”, racconta con commozione Menti. “Sapeva fare squadra ed era un punto di riferimento per i suoi compagni. Sarebbe stato un grande maestro di sci e un ottimo allenatore. La sua perdita è un dolore immenso per tutti noi”.
Figlio di una primaria del Suem e di un tecnico termoidraulico, Marco frequentava l’ultimo anno dell’istituto tecnico industriale. La sua passione, però, era lo sci. Il suo idolo? Non Elon Musk, ma Christian Ghedina, il leggendario campione della discesa libera. Pochi giorni fa aveva superato la selezione per diventare maestro di sci, un traguardo che lo riempiva di orgoglio.
Le indagini sull’incidente di Marco Degli Uomini
I carabinieri sciatori dello Zoncolan sono intervenuti per chiarire la dinamica dell’incidente. Non ci sarebbero testimoni oculari, ma gli elementi raccolti indicano che Marco abbia affrontato male il salto, atterrando con gli sci piegati sulle code.

“Quando l’ho visto sulla barella era dolorante, ma cosciente”, racconta ancora Menti. “Mai avrei pensato che potesse finire così. Come si può morire a 18 anni per una caduta sugli sci?”.
Marco Degli Uomini avrebbe dovuto iniziare proprio oggi il corso per diventare maestro di sci. Un sogno spezzato troppo presto, lasciando un vuoto incolmabile tra amici, familiari e nel mondo dello sci.