Addio a Elio Corno, storica firma del giornalismo sportivo e volto di 7 Gold
Elio Corno, storico giornalista sportivo e volto noto di 7 Gold, è morto a 78 anni. Celebre per la sua fede nerazzurra, ha lasciato un segno nel giornalismo calcistico.

Il giornalista nerazzurro si è spento all’età di 78 anni, lasciando un segno indelebile nel mondo dello sport
Elio Corno, celebre giornalista sportivo e storico volto delle emittenti televisive locali, è scomparso domenica 9 marzo all’età di 78 anni. La notizia della sua morte è stata annunciata durante la trasmissione Diretta Stadio su 7 Gold, rete con cui aveva collaborato per anni.
Corno, noto per la sua fede calcistica nerazzurra, è stato un punto di riferimento per il giornalismo sportivo italiano. In passato, aveva diretto la pagina sportiva de Il Giornale e aveva lavorato anche per La Gazzetta dello Sport. Dagli anni Duemila, il suo volto è diventato familiare agli appassionati di calcio grazie alla televisione, in particolare con la sua partecipazione al talk show Qui studio a voi stadio su Telelombardia. Qui, il direttore Fabio Ravezzani aveva costruito la famosa rivalità tra Corno, tifoso interista, e il collega milanista Tiziano Crudeli, dando vita a siparietti indimenticabili.

Un protagonista del dibattito calcistico tra ironia e passione
Elio Corno ha segnato un’epoca con il suo stile unico: acceso nelle discussioni, ma sempre rispettoso degli avversari. Le sue liti in diretta su arbitraggi contestati, giocatori e risultati discussi erano un mix di ironia, passione e intrattenimento puro. Partecipò anche a Il Processo del Lunedì, altro storico programma di approfondimento sportivo.
Sui social, in queste ore, sono tantissimi gli omaggi da parte di tifosi e colleghi che ricordano i suoi interventi, caratterizzati da neologismi inventati sul momento e battute taglienti. Corno era anche autore del libro Il vangelo del vero anti-milanista, di cui diceva con orgoglio: “Ha avuto successo non solo tra gli interisti ma anche tra i rossoneri”.
La sua scomparsa lascia un vuoto nel mondo del giornalismo sportivo italiano, ma il suo spirito battagliero e il suo amore per il calcio resteranno nei ricordi di chi lo ha seguito per anni.