Torino

Neonata rom di 45 giorni muore improvvisamente a Settimo Torinese: indagini in corso

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La piccola è deceduta poco dopo l’arrivo in ospedale, disposta l’autopsia per chiarire le cause

Neonata rom di appena 45 giorni è morta a Settimo Torinese a causa di un improvviso malore. La bambina viveva con la famiglia nel campo nomadi di Strada Cebrosa, ai margini della città. I genitori, accortisi che qualcosa non andava, l’hanno portata d’urgenza in pronto soccorso, ma purtroppo il tentativo di salvarla è stato vano: la piccola è deceduta poco dopo l’arrivo in ospedale.

La tragica notizia ha rapidamente attirato amici e parenti al fianco della famiglia, mentre sul posto sono intervenute anche le forze dell’ordine per avviare le indagini. In un primo momento, il caso era sotto la competenza della Procura di Torino, ma successivamente è stato trasferito alla Procura di Ivrea, che ha affidato l’inchiesta ai carabinieri della tenenza di Settimo Torinese. Per far luce sulle cause del decesso, il magistrato ha disposto un’autopsia.

Una neonata rom di 45 giorni è morta a Settimo Torinese per un malore improvviso. Indagini in corso per chiarire le cause, disposta l’autopsia.
Foto di Daisy Laparra su: ©PEXELS

Tra le ipotesi: malformazione congenita, SIDS o condizioni igienico-sanitarie critiche

Le autorità stanno esaminando diverse possibili cause della morte della neonata a Settimo Torinese. Tra le ipotesi principali figurano una malformazione congenita non diagnosticata oppure un caso di “morte bianca”, ovvero la Sindrome della morte improvvisa del lattante (SIDS). Questa patologia colpisce neonati apparentemente sani e rappresenta circa l’80% dei casi di decessi improvvisi nei primi mesi di vita. Secondo i dati della Fondazione Veronesi, in Italia la SIDS si verifica in un numero compreso tra 0,3 e 1 neonato ogni 1000 nati vivi, una percentuale ridotta ma comunque devastante per le famiglie coinvolte.

Nel frattempo, il pubblico ministero ha disposto il sequestro della roulotte in cui viveva la neonata con la sua famiglia. L’obiettivo è verificare se le condizioni igienico-sanitarie potessero aver contribuito alla sua morte, aggravando eventuali problemi di salute preesistenti. Tuttavia, non si esclude nemmeno l’ipotesi di una patologia cardiaca o metabolica non diagnosticata, che potrebbe aver compromesso il delicato equilibrio fisiologico della bambina.

Le indagini sono in corso e si attendono i risultati dell’autopsia per chiarire con esattezza le cause di questa tragedia.

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