Rider in bicicletta sulla tangenziale di Torino: rischia la vita per una consegna
Un rider in bicicletta fotografato sulla tangenziale di Torino all’altezza dello svincolo per l’A32: rischia la vita per una consegna.

Fotografato all’altezza dello svincolo per l’A32 Torino-Bardonecchia
Percorrere la tangenziale in bicicletta è una manovra estremamente pericolosa, ma la necessità di completare una consegna rapidamente e guadagnare qualche euro in più può spingere alcuni rider a mettere a rischio la propria vita.
A Torino, un automobilista ha fotografato un rider di una nota piattaforma di delivery mentre pedalava lungo la corsia di emergenza della tangenziale, nei pressi dello svincolo per l’autostrada A32 Torino-Bardonecchia. Indossava occhiali da sole, la divisa della società per cui lavora e portava sulle spalle la caratteristica borsa isotermica.
Il ciclista si dirigeva verso lo svincolo, ma è improbabile che abbia effettivamente imboccato l’autostrada. Le società di delivery operano principalmente nelle aree urbane e nella prima cintura, quindi è più probabile che il rider abbia proseguito lungo la tangenziale per raggiungere un’uscita cittadina, come quella di corso Francia o una successiva. Inoltre, per accedere all’A32, avrebbe dovuto superare un casello autostradale, rendendo ancora più improbabile questa ipotesi.
Un rischio elevato che si ripete troppo spesso
Fortunatamente, nessun automobilista o autorità ha segnalato incidenti che abbiano coinvolto ciclisti in tangenziale, quindi si presume che il rider abbia completato la sua consegna senza conseguenze.Tuttavia, il pericolo affrontato è stato enorme: la tangenziale è una delle arterie più trafficate di Torino, con veicoli che sfrecciano a velocità elevate e una viabilità progettata esclusivamente per auto e mezzi pesanti.
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Purtroppo il rider in tangenziale Torino non è stato un caso isolato: non è la prima volta infatti che qualcuno viene avvistato in situazioni simili. La pressione legata ai tempi di consegna e la necessità di ottimizzare i guadagni possono spingere alcuni lavoratori a scelte azzardate. Questo episodio riaccende il dibattito sulle condizioni di lavoro dei rider e sulla sicurezza stradale, sollevando interrogativi sulle tutele previste per chi svolge questo mestiere.

L’episodio è un campanello d’allarme che richiama l’attenzione sulla necessità di regolamentare meglio il settore e garantire condizioni di lavoro sicure per i rider, evitando che situazioni del genere possano ripetersi con conseguenze ben più gravi.